top of page

Slitta vertice c.destra Colle,nuovo stop Salvini a Draghi

Dubbi alleati ma lui insiste,entro Natale.Renzi,manca strategia



ROMA, 19 DIC - Tutti ne parlano da settimane, nessuno si sbilancia e l'orizzonte del Quirinale e del suo tredicesimo inquilino restano un miraggio. Arranca anche il centrodestra, che un candidato 'in pectore' ce l'avrebbe con Silvio Berlusconi. E così il vertice proposto da Matteo Salvini agli alleati per discuterne la prossima settimana, rischia di slittare a gennaio. Colpa, in primis, della manovra finanziaria, già in estremo ritardo e che sarà approvata probabilmente sul finire dell'anno. Eppure il segretario leghista non perde le speranze: un confronto 'interno' prima di Natale "a me sembra possibile", dice durante un brindisi a Milano. Anzi, preso dal ruolo di regista dell'operazione che ha avviato una settimana fa con 'consultazioni' telefoniche ai leader di tutte le forze politiche, Salvini rilancia: "Mi piacerebbe che ci vedessimo tutti prima della fine dall'anno, per un primo incontro". Ma soprattutto frena, di nuovo, sulle eventuali ambizioni al Colle del candidato più papabile: "Mario Draghi sta lavorando bene e sarebbe bene che continuasse a lavorare per il nostro Paese, senza mettere in discussione tutto". In serata chiarisce che il suo non è un veto all'ex banchiere, ma solo un 'desiderata' da italiano e il riconoscimento del ruolo di "architrave" di Draghi al governo. Parole che però segnano la distanza con il partito di Giorgia Meloni, convinta invece della necessità di tornare al voto in ogni caso, da febbraio. A lei replica, implicitamente, Luigi Di Maio: "Chi oggi pensa a un voto anticipato dovrebbe assumersi la responsabilità davanti agli italiani di mettere ko un Paese che invece sta correndo più di tutti", tuona il ministro del M5s. "Voto anticipato? Non mi pagano per commentare ipotesi", taglia invece corto il leghista. Di sicuro tra tatticismi, dubbi e rassicurazioni, la partita per scegliere il nuovo capo dello Stato continua a giocarsi alla cieca. Un po' si prende tempo, un po' regna l'ambiguità anche perché sono molte le carte che restano coperte: dalle ambizioni quirinalizie di Draghi all'ipotesi di elezioni anticipate, se il governo rimanesse orfano di un premier, fino alle chance dei candidati 'appesi' ai parlamentari che temono la fine della legislatura. Non a caso, è buio pure nel centrosinistra. Fedele al 'patto del silenzio' fino a gennaio che ha imposto al Pd, Enrico Letta rammenta ai giornalisti che non ha nulla da dire sul tema. Lo fa all'inaugurazione del comitato elettorale di Cecilia D'Elia, in corsa con i Dem alle suppletive di Roma centro, per il seggio della Camera lasciato libero dal sindaco Roberto Gualtieri. E si limita a osservare l'importanza simbolica di quello scranno: "È una campagna elettorale molto importante, anche perché andremo a eleggere l'elettrice numero 1.009 del presidente della Repubblica". Preferisce invece l'attacco Matteo Renzi. In un'intervista alla Nazione l'ex premier rimarca le differenze rispetto a 7 anni fa: "Allora il mio Pd aveva meno grandi elettori di quanti ne ha oggi il centrodestra. Ma noi avevamo una strategia, andare alla quarta votazione, e un candidato poco conosciuto ma molto forte, Sergio Mattarella". E affonda il colpo: "Oggi la destra ha i numeri. Non mi pare che abbia però né una strategia né il candidato". In effetti sul piatto, oltre al nome mai formalizzato del Cavaliere, non c'è altro. Mentre, nonostante tutto, un piano B o C andrebbe almeno ipotizzato, nel centrodestra. Lo dice a mezza voce Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia: "Ci auguriamo la vittoria di Berlusconi. Se così non fosse, servono ipotesi B e C ma sono ancora premature". Più probabile che tra impegni parlamentari e feste, la coalizione si ritrovi di nuovo attorno a un tavolo a inizio 2022 (gli incontri settimanali, annunciati mesi fa, sono saltati da un po'). Tuttavia sulla corsa di Berlusconi, Salvini dà rassicurazioni, anche se non richieste. Nega che l'ipotesi sia un bluff perché "non abbiamo tempo da perdere o da far perdere". E aggiunge: "Lo incontrerò a breve e ne parlerò con lui, però nessuno ha bisogno di rassicurare nessuno".

Comments


bottom of page