Spadafora boccia il Coni
- direzione167
- 5 giu 2022
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Rinvio dei Giochi/Per il ministro dello Sport le elezioni dovranno svolgersi entro il 2021

ROMA. Le elezioni del Coni e delle federazioni dovranno svolgersi entro marzo 2021, perchè solo una legge, e non la delibera votata dal Comitato olimpico il 2 luglio scorso che prevedeva una 'finestra allungata’ fino a fine 2021 dopo il rinvio dei Giochi di Tokyo, può derogare alla normativa vigente. Il ministero dello Sport ha inviato una lettera in merito al Coni in cui, pur riconoscendo "l'assoluta straordinarietà dovuta all'emergenza epidemiologica", e la condivisibilità della scelta, in sostanza si impone il rispetto dei tempi previsti. "La delibera nelle motivazioni è del tutto condivisibile - sottolinea il ministro, Vincenzo Spadafora - L'ufficio doveva dare solo un parere di legittimità, senza entrare nel merito, ma non c'è una norma alla quale fare riferimento". Sarà il Parlamento, spiega il ministro, a intervenire, perchè un decreto in materia non è al momento previsto. Spadafora ha intanto avviato, con la rappresentanza di Liberi e Uguali, gli incontri con le forze di maggioranza sul Testo unico di riforma dello sport, che conta di portare in Cdm prima della pausa estiva. "Sono emersi spunti interessanti che approfondiremo", dice il ministro, mentre Italia Viva e Pd si sono presi alcuni giorni per approfondire il testo. "Se avranno avuto tutto il tempo, come sicuramente sarà, per leggerlo tutto, non ho dubbi che saremo più celeri nella fase successiva. Una volta in Cdm è avviato l'iter ed è difficile che si possa fermare. L'importante è portarlo". Uno dei punti caldi della bozza di testo è quello del limite dei mandati per il Coni e i dirigenti delle federazioni ma, spiega Spadafora, sul "Comitato olimpico non è detto che il testo resti così fino alla fine. Credo si debba lavorare ancora su questo e non credo sia questa la stesura definitiva". Alcune federazioni hanno comunque già convocato le assemblee elettive per il prossimo settembre, come il nuoto e il tennis, anticipando la possibile entrata in vigore del Testo unico che potrebbe cambiare le regole sui mandati. "A volte si attribuisce sempre alla politica questa voglia di non voler lasciare mai la poltrona, ma anche lo sport ci sta dando questo buon esempio, o questo cattivo esempio", commenta il ministro.
















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