Strage a Kunduz, decine di morti in moschea
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Almeno 80 morti, è il peggior attentato dal ritiro Usa

Un attentato suicida ha ucciso decine di fedeli in una moschea sciita di Kunduz, nel nordest dell'Afghanistan, risultando il più sanguinoso dal ritiro della presenza militare internazionale dal Paese. In serata è giunta la rivendicazione dell'Isis. Un kamikaze imbottito di esplosivo, due secondo altre fonti, si è fatto esplodere all'interno della moschea Said Abad durante la preghiera del venerdì. Il bilancio, ancora provvisorio, è di almeno 60 morti e oltre 100 feriti, molti dei quali "in gravi condizioni". All'interno della struttura, situata in un quartiere della comunità sciita degli Hazara, al momento dell'esplosione si trovavano "almeno 300 fedeli", affermano i media locali. Centinaia di persone si sono assiepate in serata davanti agli ospedali, già in grave sofferenza, per ricevere cure o cercare familiari. I Talebani avrebbero eretto dei cordoni di sicurezza, anche nel timore di nuovi attentati. Domenica scorsa un attentato suicida era stato sferrato a Kabul durante il funerale della madre del portavoce talebano, Zabihullah Mujaid, lo stesso che oggi ha confermato l'attacco suicida. Era stato rivendicato dal ramo afghano dell'Isis, il Kohrasan. Sale ancora il tragico bilancio dell'attacco dell'Isis alla moschea di Kunduz, in Afghanistan. "Almeno 80 persone sono state uccise mentre i feriti sono un centinaio", riporta l'agenzia Efe citando Ghulam Rabani Rabani, un ex membro del Consiglio provinciale di Kunduz.
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