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Studio, con economia circolare -10% emissioni Ue al 2030

Agora, industrie ad alta intensità pesano per 70% CO2 anno



BRUXELLES, 30 MAR - Un'economia circolare accelera il percorso dell'industria Ue verso l'indipendenza dai combustibili fossili. Potrebbe ridurre le emissioni annuali di gas a effetto serra dell'industria Ue fino al 10 per cento (70 milioni di tonnellate di CO2) entro il 2030 e fino al 34 per cento (239 milioni di tonnellate di CO2) entro il 2050 rispetto ai livelli del 2018. Lo segnala Agora Energiewende, istituto di ricerca indipendente di Berlino specializzato sul clima, in uno studio redatto dall'unità Agora Industry. Nella sola produzione di materie plastiche, il miglioramento del riciclaggio potrebbe ridurre l'uso di combustibili fossili di circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas e 149 milioni di barili di petrolio all'anno entro il 2030, secondo lo studio. Poiché la produzione di plastica si basa fortemente su materie prime importate a base di carbonio come etano, propano e butano, migliorare il riciclaggio dei materiali plastici potrebbe ridurre significativamente la dipendenza da questi prodotti fossili. Lo studio arriva nel giorno delle proposte della Commissione europea sull'economia circolare, tra cui l'iniziativa sulla politica dei prodotti sostenibili. In Europa, stima Agora, le industrie ad alta intensità energetica dell'acciaio, dell'alluminio, del cemento e della chimica rappresentano circa 581 milioni di tonnellate di CO2 all'anno, ovvero circa il 70% di tutte le emissioni industriali ogni anno nell'UE. Nel 2020, questi settori rappresentavano da soli il 13 per cento del consumo finale di energia dell'Ue. Un uso più circolare ed efficiente dei materiali consentirebbe un notevole risparmio energetico rispetto a un percorso incentrato solo sulla decarbonizzazione nella produzione energetica. La domanda di energia per i soli settori dell'acciaio, del cemento e della chimica è stimata in un aumento da circa 333 terawattora oggi a circa 1.440 terawattora entro il 2050. Secondo lo studio, l'utilizzo del potenziale del riciclaggio e dell'efficienza dei materiali potrebbe ridurre la domanda di elettricità pulita di oltre 400 terawattora entro il 2050, equivalente alla fornitura di energia di 60 000 turbine eoliche.

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