Tanzania: accordo per rientro madri adolescenti a scuola
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
In classe entro il 22 giugno. Banca Mondiale, via 6.500 l'anno

ROMA, 23 MAR - Accordo raggiunto in Tanzania per far tornare entro il prossimo 22 giugno le ragazze adolescenti diventate madri o incinte a scuola. Ne danno notizia Human Rights Watch e Accountability Counsel ricordando che l'8 marzo scorso il governo tanzaniano e la Banca Mondiale avevano reso noto un accordo per ristrutturare il Programma di miglioramento della qualità dell'istruzione secondaria della Tanzania, finanziato da un prestito di 500 milioni di dollari dalla Banca Mondiale, per adottare nuove misure per porre fine efficacemente al divieto scolastico contro le studentesse incinte o che sono gia' madri. "Il governo della Tanzania ha compiuto un primo passo importante e incoraggiante per rimediare a un'ingiustizia di lunga data contro le ragazze", ha affermato Elin Martinez, ricercatrice senior sui diritti dei bambini presso Human Rights Watch. "Le autorità dovrebbero ora accelerare l'adozione di solide linee guida conformi ai diritti e includere nella legge e nelle politiche tutele per le studentesse incinte o madri". L'accordo, che vincola le erogazioni del finanziamento al rispetto degli impegni e degli obiettivi, stabilisce delle "linee guida per il proseguimento" che specificano quanto tempo le ragazze incinte possono rimanere a scuola prima di prendere un congedo per partorire e quanto tempo dopo il parto una studentessa è consentito il rientro a scuola. Il governo si è anche impegnato a vietare i "test di gravidanza involontari", obbligatori nella stragrande maggioranza delle scuole secondarie e utilizzati per espellere le studentesse incinte. Il governo istituirà anche un sistema di monitoraggio per verificare il ritorno delle ragazze nelle scuole. Il divieto di scolarizzazione in Tanzania per le studentesse incinte o con figli ha avuto conseguenze molto pesanti: la Banca Mondiale stima che 6.500 studentesse incinte smettano di andare a scuola in Tanzania ogni anno, anche se le organizzazioni non governative hanno precedentemente stimato che quasi 8.000 studentesse siano state costrette ad abbandonare la scuola ogni anno.
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