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Tassare i ricchi per aiutare la ripresa

La proposta arriva dal Fondo Monetario Internazionale per ridurre le disiguaglianze esacerbate dal virus



NEW YORK. I redditi alti e le aziende che hanno guadagnato con la pandemia dovrebbero pagare più tasse in segno di 'solidarieta’‘ nei confronti di coloro che sono stati più colpiti dal Covid e per aiutare la ripresa economica. È la proposta del Fondo Monetario Internazionale per ridurre le disuguaglianze esacerbate dal virus e rilanciare un'economia più forte e inclusiva. Un'imposta "temporanea" sui redditi alti e sul patrimonio aiuterebbe ad "accumulare le risorse necessarie per migliorare l'accesso ai servizi di base e rafforzare le reti di sicurezza sociale", afferma il Fondo che, nel Fiscal Monitor, invita i paesi anche a procedere con una riforma del sistema di imposizione fiscale sia a livello nazionale sia a livello internazionale. In questo quadro l'istituto di Washington ribadisce il proprio sostegno alla proposta americana al G20 di una minimum tax globale sulle multinazionali per evitare una "corsa al ribasso" ed evitare che la concorrenza fra i paesi si giochi solo sul fronte delle tasse. Una tassa minima sulle aziende a livello globale è complementare alla strategia dell'amministrazione di Joe Biden per finanziare il piano per le infrastrutture da 2.250 miliardi di dollari evitando una fuga all'estero delle imprese. Un piano che prevede un aumento delle tasse sulle aziende al 28% e sul quale il presidente americano conta su un alleato importante, il patron di Amazon e l'uomo più ricco del mondo Jeff Bezos. "Le nostre entrate fiscali sono ai livelli più bassi in generazioni e se continueranno a scendere avremo meno soldi da investire in strade, ponti, banda larga e ricerca e sviluppo. Scegliendo di competere sulle tasse, abbiamo dimenticato i lavoratori e le nostre infrastrutture", spiega il segretario al Tesoro Janet Yellen, sottolineando che il piano Biden per le infrastrutture, e le sue modalità di finanziamento, sono una politica "win-win", in cui vincono tutti. La ricetta di investimenti americana riscuote il consenso del direttore generale del Fondo, Kristalina Georgieva, secondo la quale i governi devono procedere con gli investimenti pubblici, soprattutto verdi, da finanziare con "una tassazione progressiva e un accordo internazionale su temi come la minimum tax per le aziende". E in una tassazione progressiva si inserisce un aumento delle tasse sui ricchi non tanto per risa- nare i conti pubblici ma per aumentare la coesione sociale, rafforzando la percezione che "tutti contribuiscono agli sforzi necessari per la ripresa dal Covid", dice Vitor Gaspar, responsabile del Fiscal Monitor, con il Financial Times. Oltre ai redditi più alti, i governi potrebbero considerare tasse sui profitti in "eccesso" delle società". "Tasse sul patrimonio potrebbero essere considerate", anche se presentano delle difficoltà nell'attuazione, spiega il Fondo sottolineando come a suo avviso la necessità più urgente è battere la pandemia. "Se la pandemia è sotto controllo con le vaccinazioni" si assisterà a una "crescita economica più forte che renderà più di 1.000 miliardi di dollari di ulteriori entrate fiscali nelle economie avanzate entro il 2025", osservano gli esperti di Washington. L'accelerazione economica si tradurrà allo stesso tempo in risparmi in termini di spesa. Ma fino a quando la pandemia non sarà sotto controllo la "politica di bilancio deve restare flessibile e sostenere l'assistenza sanitaria, le famiglie e le aziende redditizie", tenendo anche conto che gli investimenti nei vaccini sono quelli migliori: "si ripagheranno da soli".

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