The dinner
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Un film da vedere o da rivedere
di Simona Balduzzi

Titolo originale: The Dinner anno: 2017 Paese: USA genere: thriller, drammatico durata: 120 min regia: Oren Moverman sceneggiatura: Oren Moverman fotografia: Bobby Bukowski cast: Richard Gere, Steve Coogan, Laura Linney, Rebecca Hall Chloe Sevigny, Charlie Plummer, Adepero Oduye, Mi8chael Chernus, Seamus Davey Fitzpatrik
E’ di Oren Moverman , ‘The Dinner’(2017), il terzo cineadattamento del romanzo omonimo di Herman Koch, dopo l’ immediato successo dalla sua prima edizione nel 2009. Un dramma trasposto in una cena, situazione apparentemente ordinaria che tuttavia accende polemiche e diverbi impensati : da l’isterico buonismo della moglie di Paul ( Steve Coogan) , all’arrivismo perbenista della giovane compagna di Stan (Richard Gere). Ben diretto, pregno della tensione che tipicamente riverbera le incomprensioni familiari, il film riflette le invidie ed i tracolli esistenziali di tutti i protagonisti ,legati loro malgrado da una brutta questione che coinvolge i rispettivi figli. Forza e fragilità , si intrecciano con intermittenza cadenzata nell’andatura pedante degli eventi raccordati attraverso ripetuti flashback. Bella la fotografia, con totali bilanciati e colori a contrasto dal rimando emozionale ; suggestivi i raccordi tra i monologhi interiori-esteriori di Paul, intuitivo ereditiere di un’arguzia troppo scomoda ed afflitto dalla rabbia dell’impotenza , emarginato nel suo disagio dallo stesso fratello. Stan, dall’apparente vita perfetta, lascia trasparire un’inaspettata aggressività , a rivelare come nessuno possa sfuggire alla propria ombra . Nel tentativo disperato di risolvere una situazione drammatica , i protagonisti scopriranno, nonostante ancorati al proprio irrinunciabile punto di vista, la necessità di un confronto impre- scindibile. Il produttore cinematografico israeliano, ex giornalista ed ora residente a New York, vinse l’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura alla 59esima edizione del Festival di Berlino, con ‘Oltre le regole- The Messenger ‘(2009) e durante lo stesso anno, fu premiato al National Board of Review Awards come miglior regista esordiente; sempre lo stesso film, ottenne una nomination agli Oscar nel 2010 insieme ad Alessandro Camon - con il quale scrisse il film a quattro mani . Il testo di Koch, già interpretato da Meno Mejyes (2013) e da Ivano De Matteo con ‘I nostri ragazzi’ (2014), si mostra fin da subito come uno spaccato di realtà che intreccia la questione umana a quella culturale, sociale, politica , civile e famigliare; centrale, è il tema della responsabilità , tanto quanto lo è l’enigma su come la si possa insegnare ai ragazzi . La risoluzione ovviamente appare ancor più ardua, quando le dina- miche in conflitto che concorrono, riguardano l’etica morale , il ruolo di genitore e la posizione di politico.
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