THE IMITATION GAME
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
di Simona Balduzzi

Titolo originale: The Imitation Game Anno: 2014 Paese: USA Genere: biografico ,drammatico , thriller, storico
Soggetto: dalla biografia di Andrew Hodges
Durata: 114 min. Regia: Morten Tyldum Sceneggiatura: Graham Moore Produzione: Black Bear Pictures, Bristol Automotive Musiche: Alexandre Desplat Scenografia: Maria Djurkovic Costumi: Sammy Sheldon Cast: Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode , Mark Strong, Charles Dance, Allen Leech, Matthew Beard, Rory Kinnear, Alex Lawther, Jack Bannon, Victoria Wicks, David Charkham, Jack Tarlton, Tuppence Middleton, Steven Waddington, Andrew Havill, Laurence Kennedy, Ilan Goodman
“A volte sono le persone che nessuno immagina possano fare certe cose quelle che fanno cose che nessuno puo’ immaginare”
Con 8 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 6 candidature a Golden Globes, 9 candidature a BAFTA, 1 premio a Torino Film Festival, 6 candidature a Critics Choice Award, 3 candidature a SAG Awards ed 1 premio a AFI Awards, “The Imitation Game”( 2014) ha incassato al Box Office Italia 8,4 milioni di euro. Il toccante biopic che narra l’esistenza martirizzata del matematico Alan Turing (Benedict Cumberbatch) ha innanzitutto il merito di far conoscere al grande pubblico il genio dello scienziato morto suicida a 41 anni , oggi ricordato come l’ideatore del macchinario progenitore del computer. Il titolo trae spunto dalla condizione claustrofobica nella quale Turing e’ costretto a vivere; un ‘gioco di imitazione’ che diviene per lui uno stile di vita :nascondere il suo genio, oltra alla tendenza omosessuale .Nell’attaccamento alle regole della societa’ britannica del Novecento, esistere per lui non fu possibile, se non ‘in codice’. Il regista norvegese Morten Tyldum , candidato alla miglior regia Premi Oscar proprio con questo film , arriva a questo lungometraggio dopo aver diretto diverse serie televisive (Jack Ryan, In difesa di Jacob) e cortometraggi -“Fort Forover”(2000), “Buddy”(2003), “Headhunters-I cacciatori di teste -Hodejegerne” (2011) . Il richiamo a “La talpa”(2011) di Tomas Alfredson non e’ unicamente legato alla presenza in entrambe le pellicole dell’eccellente attore Benedict Cumerbatch e della scenografa Maria Djurkovic : la rappresentazione del tono austero e conservatore della Gran Bretagna dei tempi , risulta ancor piu’ efficace se vista non inglesi . Contrapposta alla natura geniale ma ‘“anormale”(per l'ottusita' dell'epoca) che appartiene a Turnig, questa condizione rende il martirio di questo genio del passato, ancor piu’ agghiacciante. La storia dell’uomo che con il suo operato abbrevio’ di 2 anni la guerra salvando 14 milioni di vite commuove, coinvolge , stupisce. Non a caso la sceneggiatura di Graham Moore fu premiata con l’Oscar . Il film cattura lo spettatore attimo dopo attimo, per l’eccellente interpretazione di Cumberbatch , il quale riesce ad avvalorare film e trama, evidenziandone la drammaticità’.
Trama
Anni ’50. Il brillante matematico Alan Turing (Benedict Cumberbatch ) viene arrestato per atti osceni ed interrogato : attraverso una serie di flashback racconta di come ,durante la seconda guerra mondiale, fu mosso dall’intento di rendere le proprie capacita’ al servizio del suo Paese, presentandosi a colloquio con il comandante Alastair Denniston (Charles Dance) . La selezione dei candidati era di fatto legata ad una missione segretissima : riuscire a decrittare i messaggi segreti che i nazisti inviavano ai loro sottomarini U-Boot , attraverso una macchina denominataEnigma. Riuscire in questa missione si rivelo’ di vitale importanza ,poiché’ l’approvvigionamento che gli Alleati stavano inviando alla Gran Bretagna era in balia dei sottomarini tedeschi - di cui l’oceano Atlantico era colmo. La narrazione continua : le difficolta’ di inserimento di Turing ( dal carattere solitario e spigoloso) non tardano a mostrarsi fin dalla sua adolescenza, periodo duran- te il quale egli scoprira’ la sua diversità’ e la violenza di cui e’ capace l’essere umano; questo lo segnera’ per sempre. Egli veicolerà’ il dolore su “Christopher”, un sofisticato macchinario da lui creato, in grado di decrittare i messaggi di Enigma ; immolando cosi’ la propria esistenza a favore di un grande ideale. Entrato in squadra con altre menti geniali selezionate per questa segretissima operazione messa in piedi dall’intelligence anglosassone, Alan non fa mistero delle sue difficolta’ relazionali , pur riuscendo ad entrare in sintonia con un’esperta di enigmistica (Keira Knightley) ed un campione di scacchi (Matthew Goode). Ma il compito e’ arduo , poiché’ i tedeschi cambiano i codici dei messaggi utilizzati da Enigma ogni 24 ore e decrittarli e’ tutt’altro che semplice, vista la percentuale di decodifiche possibili.
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