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Tridico assicura la sostenibilità del sistema

INPS/Il presidente sottolinea la questione delle pensioni basse che «non riusciamo ad aumentare»



ROMA. Il sistema contributivo italiano è "sostenibile economicamente": il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, assicura sulla tenuta del sistema pensionistico, nonostante l'impatto della pandemia. In un sistema in cui il ruolo dei giovani è fondamentale. L'Italia è "al primo posto per la percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione", i cosiddetti Neet, che sono oltre due milioni, ammonisce il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenendo agli "Stati generali delle pensioni", l'evento online organizzato dall'università Bocconi e Deutsche Bank. Si tratta, sottolinea, "di un drammatico spreco di potenzialità a livello non solo economico, con conseguenze particolarmente gravi sul piano sociale: è urgente rispondere" e "da questo soprattutto dipende il futuro del Paese e, in ultima istanza, il rientro da un debito pubblico molto elevato e la sicurezza del mantenimento degli impegni sul fronte previdenziale". Il numero uno dell'Inps al contempo sottolinea la questione delle pensioni basse, sotto i mille euro, che nel Paese sono ancora oltre un terzo delle pensioni totali, il 34% - rimarca - e che "non riusciamo ad aumentare. La maggior parte di queste ha poco a che fare con il sistema contributivo; sono sostanzialmente pensioni tutte liquidate con il sistema retributivo", afferma. Un'altra questione che Tridico rilancia è quella del salario minimo, "una esigenza che il Paese si deve porre": "Abbiamo una quota troppo importante di lavoratori sotto 7-8 o 9 euro l'ora, che non vengono adeguatamente coperti dalla contrattazione". Fissando l'asticella intorno ai 9 euro l'ora, inclusa la tredicesima, "la quota dei lavoratori interessati sotto questa soglia è di 2 milioni, pari al 15% dei lavoratori", evidenzia. Un problema dei giovani interviene anche l'ex ministra del Lavoro, Elsa Fornero. A loro "anziché fare promesse pensionistiche, di pensioni pagate tra 30-40 anni, bisogna prevedere contributivi figurativi a carico dello Stato con ricorso alla tassazione progressiva e non ai contributi sociali, che permettono alle persone che sono temporaneamente fuori dal lavoro di maturare contributi". Inoltre, "una raccomandazione": "Non usare risorse europee per finanziare nuovi provvedimenti di controriforma previdenziale", dice Fornero, non ritenendo "si possa introdurre una misura del tipo 'ricalcoliamo tutte le pensioni secondo la formula contributivà perché questo sarebbe un motivo per una rivoluzione sociale, che non possiamo permetterci".

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