Trombe d’aria flagellano la Sicilia
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
UN MORTO A MODICA. TRAPANI SENZA ACQUA. MALTEMPO ANCHE IN CALABRIA E MARCHE

di Ruggero Farkas
PALERMO. Trombe d’aria, grandinate, nubifragi flagellano la Sicilia, dove martedì era stata lanciata l’allerta arancione che però non è bastata, e ieri hanno provocato un morto e due feriti a Modica (Ragusa). Giuseppe Ricca, 53 anni, ieri mattina era appena uscito da casa, come tutte le mattine, per iniziare l’attività nel suo bar “Caffè orientale” in centro storico, quando la forza di una tromba d’aria che si stava abbattendo sul territorio di Frigintini, l’ha scaraventato sul cancello a circa 10 metri di distanza. L’impatto è stata violentissimo e fatale. A lanciare l’allarme e chiamare i soccorsi la moglie e il figlio. Giuseppe, conosciuto come Pino Milano perchè per un periodo aveva vissuto nel capoluogo lombardo, era una persona stimata. Il suo bar, di fronte gli ambulatori dell’Asp, che gestiva con la moglie, è tappa d’incontro per i pazienti che fruiscono dei servizi ambulatoriali. Conosceva quindi tante persone e tutti lo conoscevano. Il sindaco della cittadina ragusana, Ignazio Abbate, ha proclamato per lutto il lutto cittadino. Sempre nella stessa zona una coppia di coniugi sessantenni è rimasta ferita: l’uomo è stato colpito da una porta che a causa del vento si è staccata. E’ ricoverato all’ospedale con un trauma cranico. La moglie è stata trasportata al Giovanni Paolo II di Ragusa con varie contusioni. La forza del vento ha scoperchiato case ribaltando auto e furgoni. Le trombe d’aria e marine da martedì si susseguono da una punta all’altra della regione (sono stati registrati 12 tornado) dopo il trapanese hanno sconvolto l’agrigentino, a Licata, fino al ragusano. Anche a Comiso sono state scoperchiate aziende, divelti infissi. A Siracusa è straripato il fiume Anapo e i volontari della protezione civile hanno salvato una donna rimasta intrappolata nell’auto. A Trapani i locali delle pompe di rilancio di Bresciana sono stati allagati a causa del maltempo e non c’è acqua nelle case. Il sindaco Giacomo Tranchida ha richiesto al Prefetto “di attivarsi al fine di assicurare mediante mezzi dell’Esercito il necessario approvvigionamento idrico”. Ancora interrotte, per i danneggiamenti provocati dal maltempo, le linee ferroviarie Palermo-Agrigento-Catania (fra Termini Imerese, Roccapalumba e Bicocca), la Siracusa-Catania (fra Brucoli e Augusta), la Palermo-Trapani (fra Piraineto e Castelvetrano) e la Siracusa-Modica. A Termini Imerese, nel Palermitano, si contano i danni del nubifragio che ha arrecato danni a edifici e capannoni industriali nella zona a valle. Il maltempo ha reso torbide le acque degli invasi e così sia l’Amap che Siciliacque hanno annunciato le chiusure dei potabilizzatori del Poma e del Fanaco, con conseguente calo nell’erogazione in alcuni comuni del Nisseno, della fascia costiera del Palermitano e nello stesso capoluogo siciliano. A Catania e in provincia, sono state dozzine le richieste d’intervento inoltrate ai vigili del fuoco. Chiamate di soccorso anche a Siracusa, mentre l’Outlet Sicily Village, centro commerciale dell’Ennese, è rimasto chiuso ieri per decisione della sindaca di Agira, Maria Greco. A Niscemi chicchi di grandine da 3 centimetri di diametro hanno ricoperto le strade e sono andati distrutti anche diversi campi di carciofi.Coldiretti denuncia “danni incalcolabili nell’Isola dove in un solo giorno si sono abbattuti ben 7 eventi meteo estremi tra grandinate, nubifragi e trombe d’aria” e la Cia parla della perdita del “70% della produzione agricola”. Scuole e uffici pubblici chiusi in diversi comuni. Anche in altre regioni il maltempo ha provocato danni. Nella notte a Ponte Sasso di Fano (Pesaro Urbino) nelle Marche, sono esondati alcuni torrenti che hanno allagato delle abitazioni e fatto evacuare alcune famiglie. Nel cosentino si è abbattuto un nubifragio e a Cerchiara, sempre in Calabria, le scuole sono rimaste chiuse.
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