Trump attacca i medici
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
IL PRESIDENTE: “GONFIANO I NUMERI DEI MORTI PER SOLDI”. L’AMA: “CALUNNIE”

di Serena Di Ronza
NEW YORK. “I medici gonfiano i numeri” dei decessi per coronavirus “per soldi”. Nel giorno
del nuovo record di contagi negli Stati Uniti, quasi 100.000, Donald Trump sferra un attacco contro il personale sanitario in prima linea nella battaglia al Covid. Parole shock che l’American Medical Association bolla come “calunnie”, e che Joe Biden respinge seccamente: “Non ha un piano per il virus. Ha abbandonato l’America. Non possiamo permetterci altri quattro anni di questa leadership fallita”. Negli ultimi scampoli di campagna elettorale e a soli tre giorni dall’Election Day, Trump e Biden si danno
battaglia a distanza nella Rust Belt e nel Midwest con l’obiettivo di conquistare i voti
degli indecisi e la vittoria negli Stati chiave. Il candidato democratico, per la prima volta
in campagna elettorale gomito a gomito con il suo ex capo Barack Obama, è avanti in tutti i sondaggi ma il suo margine si sta riducendo. Secondo le ultime rilevazioni di Fox, è sceso a otto punti rispetto ai 10 di tre settimane fa. Un calo che agita lo staff democratico, nel quale serpeggiano non poche preoccupazioni per la bassa affluenza di afroamericani e ispanici in Arizona, Florida e Pennsylvania, tre degli Stati chiave per la conquista della Casa Bianca. Da qui lo sprint finale dell’ex vicepresidente e di Obama in Michigan e Pennsylvania, da dove lanciano gli ultimi appelli al voto per voltare pagina e tornare alla normalità dopo quattro anni di caos. “Martedì potete scegliere un’America migliore, quella di Joe Biden e Kamala Harris”, è l’appello di Obama da Flint. “Trump attacca i medici perché è concentrato solo sul suo ego. Biden è invece concentrato sulle vostre famiglie
e metterà sotto controllo la pandemia”, incalza l’ex presidente. I comizi drive-in di Biden
per facilitare il distanziamento sociale si contrappongono ai bagni di folla di Trump che sfida il virus e lo minimizza, anche se al momento i numeri sembrano contraddirlo. Gli Stati Uniti stanno subendo un boom di nuovi contagi, 500.000 solo nell’ultima settimana. E uno studio dell’università di Stanford rivela che diciotto eventi del presidente tra il 20 giugno e il 22 settembre avrebbero provocato oltre 30 mila casi di Covid-19. I comizi sono inoltre collegabili a oltre 700 morti, anche se i decessi sono di persone che non necessariamente avevano preso parte all’evento. Nonostante questo Trump loda la risposta della sua amministrazione al coronavirus e promette vaccini in tempi stretti. “Con Biden avrete
invece un nuovo lockdown e non avrete nessun vaccino”, dice da Newtown, in Pennsylvania, dove è impegnato in un tour de force con quattro comizi in meno di 24 ore. “Io faccio quello che è giusto per l’America, per questo ho molti nemici a Washington”, aggiunge rivolgendosi ai suoi sostenitori e agli americani, ai quali ricorda che questa è “l’elezione più importante della storia americana”. Sul voto la tensione è bile che torni sulla Quinta Strada a New York, così come è improbabile che si trasferisca in pianta stabile nel resort di Mar-a-Lago in Florida. L’ipotesi più accreditata è che decida di vivere fra le sue diverse proprietà, con costi milionari per il Secret Service e i contribuenti americani e ricavi altrettanto milionari per la Trump Organization. Fra le sue varie proprietà Trump potrebbe dedicarsi alla scrittura di un libro di memorie e soprattutto alla realizzazione
di un suo tanto vociferato tive pre-voto: ha iniziato a mostrare agli statunitensi messaggi informativi sulle urne, mettendoli in guardia su possibili bufale sul voto via posta
e sulla tempistica del risultato finale, che potrebbe tardare ad arrivare. Anche YouTube, piattaforma video di proprietà di Google, si prepara all’Election Day: il 3 novembre metterà a disposizione un pannello informativo sui risultati delle elezioni con il messaggio che questi, appunto, potrebbero non essere definitivi. Ricorda poi che “non consente affermazioni fuorvianti sul voto o contenuti che incoraggino interferenze nel processo democratico e neanche l’incitamento all’odio e alla violenza, con la rimozione di questi contenuti”. Wikipedia, infine, pure si è attrezzata per il voto: ha bloccato la sua pagina elettorale principale prima delle elezioni, in modo che solo alcuni redattori accreditati possano apportare modifiche, per combattere così la potenziale disinformazione
e gli abusi legati al voto di martedì. Al di là dei sondaggi incerti c’è molta preoccupazione
sulla possibilità sempre più concreta che non si conosca subito il vincitore. Il
timore è quello di tensioni sociali e la Guardia Nazionale si sta attrezzando per far fronte a
eventuali emergenze. Sono circa 400 gli agenti di una nuova unità creata ad hoc pronti ad essere dispiegati nelle grandi città per evitare e contenere i disordini. Da New York a Washington, passando per Chicago e Los Angeles, la polizia è in allerta e i negozianti hanno iniziato ad alzare barricate sulle loro vetrine per proteggersi da eventuali disordini.
Comentários