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Trump cede alla mascherina

RECORD DI CONTAGI IN USA E AUMENTAMO NEL MONDO. LA CATALOGNA RICHIUDE 8 COMUNI


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WASHINGTON. Anche Donald Trump e la first lady Melania si arrendono e si coprono il volto contro il coronavirus, mentre gli Usa segnano un nuovo record giornaliero di contagi con 66.528 nuovi casi e il mondo supera per tre giorni consecutivi quota 200mila. Il tycoon ha indossato pubblicamente per la prima volta la mascherina (nera e con il sigillo presidenziale) visitando sabato l’ospedale militare Walter Reed alla periferia di Washington, circondato da agenti del Secret Service, anche loro con la protezione facciale. Finora l’aveva snobbata o derisa, ignorando pure il distanziamento sociale, in barba alle linee guida diffuse dalla sua stessa task force e dalle autorità sanitarie a vario livello. In precedenza erano uscite foto del tycoon che indossava una mascherina color blue navy mentre visitava un’area riservata di una fabbrica Ford a Detroit, ma quando il presidente si era presentato ai giornalisti se l’era tolta “per non dare alla stampa la soddisfazione di vedermi”. Sabato invece non ha giocato a nascondino e ha segnalato una maggiore apertura. “Penso che sia una grande cosa usare la mascherina quando si è in un ospedale, quando si parla con un sacco di soldati e di persone che in alcuni casi sono appena usciti dalla sala operatoria”, ha spiegato prima di entrare. “Non sono mai stato contro le mascherine, credo però che bisogna valutare tempo e luogo”, ha aggiunto. In contrasto con la riluttanza mostrata finora dal tycoon, la mascherina era già stata adottata recentemente dal suo vice Mike Pence e da un crescente numero di governatori, compresi quelli repubblicani. Anche Melania ha lanciato un segnale, postando su Twitter le sue immagini con il volto coperto da una mascherina (bianca come la camicia) mentre visitava la Mary Elizabeth House, una struttura che aiuta le donne single e i loro figli. Del resto la protezione facciale è la ricetta più semplice ed efficace per tentare di domare una pandemia che in Usa appare ormai fuori controllo, in crescita in almeno 33 Stati. Il Paese viaggia nell’ultima settimana sopra i 50-60 mila casi e le 700 vittime al giorno, per un totale di 3.269.531 contagi e 134.898 decessi: un triste primto mondiale. \ Ieri nove Stati hanno registrato nuovi record: South Carolina, Texas, Alaska, Arkansas, North Carolina, Idaho, Wisconsin, Oregon e Hawaii. Sei di questi, insieme ad altri dieci, hanno segnato la loro media settimanale più alta. E per la prima volta più Stati hanno riportato oltre 10 mila casi giornalieri, tra cui Texas e Florida. Il Sunshine ha stabilito oggi un nuovo record, superando quota 15 mila. Anche la media dei decessi è salita di almeno il 40% in più in un terzo degli Stati. Alcuni governatori stanno facendo marcia indietro, come in Louisiana, dove sono stati chiusi i bar e la maschera è diventata obbligatoria in pubblico. Nonostante il quadro drammatico però, Trump e la sua ministra dell’Educazione insistono per riaprire le scuole in autunno. Ma la pandemia accelera in tutto il mondo, con un nuovo record di 228.186 casi venerdì, quando sono morte 5.568 persone. Una tendenza che secondo l’Oms prosegue da tre giorni, con una media quotidiana di 217.712 contagi e di oltre 5.000 decessi. I Paesi più colpiti, dopo gli Usa, sono il Brasile, con oltre 1.000 morti e 39 mila nuovi casi nelle ultime 24 ore, e l’India col quarto record giornaliero consecutivo di 28.637 contagi e 551 decessi. Preoccupa anche la Russia, con 6.615 nuovi casi e 130 nuove vittime, mentre in Europa spuntano alcuni focolai. Come in Catalogna, dove è stato imposto il lockdown totale nella città di Lleida, che conta quasi mezzo milione di abitanti, e in altri sette comuni della zona di Segrià. Mentre l’Ungheria, finora relativamente risparmiata dalla pandemia, ha deciso di vietare dalla mezzanotte di martedì l’ingresso nel suo territorio ai cittadini di una lunga lista di Paesi africani, del Sud America, asiatici e di alcuni Stati europei, per paura dei contagi crescenti.

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