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Trump firma la riforma:“Mossa storicaper il futurodell’America”

Ordine esecutivo per cambiare le regole d’ingaggio della polizia e fermare la protesta


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NEW YORK. La protesta di piazza è stata troppo forte per girarsi dall’altra parte. Il presidente Donald Trump ieri ha ceduto e ha firmato l'ordine esecutivo sulla riforma della polizia che includerà la creazione di un database federale per registrare le violazioni perpetrate dalla polizia, definendola "una mossa storica per il futuro dell'America". L’ordine stabilirà nuove linee guida alle quali i poliziotti dovranno attenersi prima di utilizzare la forza assieme ad una serie di tecniche tese a mitigare le situazioni di tensione. Secondo la riforma, si farà un maggiore uso di operatori sociali nel rispondere alle chimate che non richiedono in maniera necessaria l’impiego del personale di polizia. Nel tentativo di ricucire lo strappo con l’opinione pubblica, il presidente ha parlato direttamente alla comuunità afroamericana. “Molte famiglie hanno perso i loro cari durante alterchi con le forze di polizia. A tutte le famiglie che hanno sofferto, voglio far sapere che tutti gli americani sono con voi. I vostri cari - ha aggiunto - non sono morti invano”. La firma arriva dopo giorni di proteste innescate dalla morte dell'afroamericano George Floyd durante il suo arresto a Minneapolis, e acuite dall'uccisione ad Atlanta di un altro uomo di colore da parte di un agente che gli ha sparato alla schiena. La cerimonia della firma è avvenuta nel Giardino delle rose della Casa Bianca. Trump ha spiegato che la riforma è incentrata "sui più alti standard professionali e sulla trasparenza". All'evento sulla firma del decreto presidenziale, erano presenti, tra gli altri, il ministro di Giustizia William Barr e il leader di maggioranza al Senato, il repubblicano Mitch McConnell. Il presidente si è detto contrario al taglio dei fondi per la polizia o alla chiusura dei dipartimenti. Trump in un pomeriggio soleggiato ha affrontato la questione che più di tutte è stata al centro delle polemiche successive alla morte di Floyd, ovvero l’utilizzo della stretta al collo come tecnica per immobilizzare i sospetti. La stretta al collo da parte della polizia sarà vietata a meno che non sia a rischio la vita dell'agente, ha sottolineato il capo della Casa Bianca. Occorre ripristinare "legge e ordine" a livello nazionale e il governo è pronto ad aiutare, ha assicurato. Trump ha quindi rivendicato il suo impegno per gli afroamericani, attaccando Barack Obama e Joe Biden perché “incapaci” di riformare la polizia. Il presidente ha sostenuto di voler bilanciare la necessità di “legge e ordine”, perché senza polizia “regnerebbero caos e anarchia”, con l’opportunità di una riforma.Tra i familiari delle vittime  incontrati da Trump, quelli di Botham Jean, ucciso dalla polizia a Dallas nel 2018, quelli di Cameron Lamp, colpito a morte alla schiena a Kansas City e quelli Ahmaud Arbery, freddato mentre faceva jogging in Georgia. Il tycoon ha puntualizzato che non ci saranno tagli dei fondi o chiusure di dipartimenti, come richiesto invece da BLM, bensì maggiori investimenti per favorire una riforma necessaria “a garantire gli standard professionali più elevati per proteggere la nostra comunità". 

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