Trump scalpita per tornare
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
MA LA CASA BIANCA FRENA. “NIENTE COMIZI FINCHÉ È CONTAGIOSO”

di Ugo Caltagirone
WASHINGTON. “Sto meglio di due settimane fa, ho avuto una ripresa incredibile, ho recuperato immediatamente”. Donald Trump continua a lanciare segnali rassicuranti sul suo stato di salute e si dice pronto a scendere di nuovo in campo. Vorrebbe farlo addirittura già nelle prossime ore, con un paio di comizi nel weekend: in Florida e in Pennsylvania, ha azzardato in un’intervista telefonica su Fox News. Ma a frenare, qualche ora dopo, è stata la stessa portavoce della Casa Bianca Kayleigh McEnany, anche lei positiva al Covid: “Il presidente non andrà in pubblico fino a che non sarà sicuro che non può più trasmettere il virus”. A questo punto la ripresa delle normali attività pubbliche del presidente potrebbero slittare, nonostante The Donald scalpiti e faccia pressioni per accelerare i tempi. Fonti a lui vicine lasciano trapelare come il ritorno quasi certamente non avverrà prima della giornata di lunedì. Del resto sono passati solo dieci giorni da quando il presidente è stato ricoverato al Walter Reed Medical Center dopo aver sofferto difficoltà respiratorie, e finora non si hanno notizie di nuovi tamponi effettuati per verificare se Trump sia di nuovo negativo: “Farò il test nelle prossime ore”, ha detto nella serata di giovedì, ma nulla è trapelato finora. Il medico personale Sean McConley ha solo assicurato che il presidente avrebbe risposto molto bene alle cure e non presenterebbe più sintomi evidenti come febbre, tosse o insufficienza di ossigeno nei polmoni. Trump, dunque, per il momento resta in isolamento alla Casa Bianca, facendo la spola tra la sua attuale residenza al piano seminterrato e lo Studio Ovale. Gli unici a poterlo avvicinare, oltre ai medici e agli agenti del Secret Service, sono il capo dello staff Mark Meadows, il consigliere per i social media Dan Scavino e il genero Jared Kushner: tutti con indosso tuta, mascherina, guanti e occhiali anti-contagio. Il resto della West Wing un deserto, mentre la first lady Melania è ancora in isolamento negli appartamenti della East Wing. Intanto i democratici vanno all’attacco, e la speaker della Camera Nancy Pelosi, accusando Trump di non avere “le capacità e la leadership necessarie per guidare il Paese”, ha annunciato una legge che istituisce una commissione di indagine. Commissione che dovrà valutare lo stato di salute fisica e mentale del presidente, per stabilire se esistono gli estremi per invocare il 25esimo emendamento della costituzione americana. Si tratta della norma che prevede la rimozione di un presidente per sopravvenuta incapacità di esercitare i propri poteri e di portare avanti il suo incarico. “Una proposta assurda”, la secca replica della portavoce della Casa Bianca. Mentre in molti puntano il dito sul fatto che la commissione (che dovrà essere bipartisan e composta per metà dei suoi componenti da medici ed esperti) non potrà essere varata entro l’anno, considerando che il Congresso è già entrato nella pausa legislativa prima delle elezioni. Trump, cercando di dare l’ennesima dimostrazione di essere in pieno controllo della situazione, ha nel frattempo dato il via libera alla Casa Bianca che si appresta a presentare ai democratici in Congresso un piano da 1.800 miliardi di dollari per aiutare l’economia colpita dalle conseguenze della pandemia. Mentre il ministro della Giustizia William Barr, criticato nelle ultime ore dal presidente, gli dà l’ennesimo dispiacere: il rapporto sulle origini delle indagini sul Russiagatre non arriverà prima delle elezioni
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