top of page

Tunisia: pubblicato decreto presidenziale contro speculatori

Pene severe, si rischia fino all'ergastolo



TUNISI, 23 MAR - Il presidente tunisino Kais Saied, che il 10 marzo scorso aveva dichiarato "guerra" agli speculatori di fronte alla carenza di generi alimentari di base come semola e farina, in un Paese afflitto da una grave crisi politica e finanziaria, ha mantenuto la promessa. E' stato pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale della Tunisia il decreto presidenziale relativo alla lotta alla speculazione. Il provvedimento mira a regolamentare lo svolgimento delle ispezione nell'ambito della campagna avviata da mesi da Said contro speculatori e monopolisti. In esso viene definita "speculazione" qualsiasi operazione di deposito o occultamento di beni e merci con l'obiettivo di creare una penuria o turbativa del mercato, qualsiasi aumento o riduzione dei prezzi effettuata deliberatamente, direttamente o indirettamente o per il tramite di un intermediario, da parte di l'uso di mezzi fraudolenti e/o elettronici". Secondo quanto previsto dal presente decreto, è, tra l'altro, colpevole di speculazione chiunque, con qualsiasi mezzo, commetta atti di speculazione o diffonda notizie false con l'intento di indurre il consumatore a boicottare i prodotti o interrompere il ciclo di fornitura o causare un aumento ingiustificato dei prezzi. Coloro che saranno giudicati colpevoli di speculazione incorrono nella pena reclusione di dieci anni e nella multa di centomila dinari. Se oggetto di speculazione è un prodotto sovvenzionato o farmaceutico, la pena sale a venti anni di reclusione con la multa di duecentomila dinari. Inoltre, la speculazione è punita con trent'anni di reclusione e una multa di cinquecentomila dinari, se commessa in tempi di calamità, pandemia, crisi sanitaria urgente o stato di eccezione. Previsto anche l'ergastolo nel caso in cui tale reato sia commesso da un'associazione criminale.

Comments


bottom of page