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Ucraina: Acli, le armi non sono mai una risposta

"Ora azione diplomatica dell'Ue"



ROMA, 06 MAR - "Il diritto internazionale va ripristinato: l'aggressione russa contro la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina deve cessare immediatamente". Lo affermano le Acli in una nota. "La guerra, le armi e la violenza non sono mai la soluzione che invece si trova al tavolo dei negoziati ed è quello che continueremo a chiedere nelle nostre piazze, insieme a tante donne e uomini di buona volontà nelle le piazze di tutto il mondo, comprese quelle russe (in condizioni tanto più difficili delle nostre) - proseguono -. In questo senso sarebbe un segnale molto forte se i rappresentanti degli Stati dell'Unione Europea, giustamente solidali con il Governo di Kyiv, andassero in Ucraina a manifestare di persona la loro vicinanza alla popolazione sofferente". Secondo le Acli, "mentre continua la guerra, e probabilmente anche dopo, è necessario un grande lavoro di aiuto e di assistenza: la Chiesa cattolica nelle sue varie articolazioni è già in campo, ma sappiamo bene che vi è una solidarietà diffusa e trasversale per appartenenza politica e religiosa in cui l'Italia non è seconda a nessuno". "È proprio nel momento della prova che le persone e i popoli debbono far vedere quanto sono realmente attaccati ai valori che professano", conclude la nota.

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