Ucraina: Assolombarda, 51% imprese ha problemi export
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 1 min

MILANO, 30 MAR - "La guerra non ha fatto altro che peggiorare una situazione che per le imprese era già emergenziale", sottolinea il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada che evidenzia anche "i rincari considerevoli dei noli delle rotte marittime limitrofe ai territori colpiti dal conflitto". Lungo tutto il 2021 i ritardi nelle catene di fornitura - segnala il centro studi dell'associazione - si sono via via intensificati, per poi diminuire tra gennaio e febbraio 2022, complici i primi segnali di allentamento delle restrizioni pandemiche rilevati nei mesi di gennaio e febbraio. Ma a marzo 2022, con lo scoppio della guerra, i tempi medi di consegna sono tornati a crescere in tutta l'Area euro. Assolombarda rileva inoltre come nell'attuale contesto forti tensioni si confermino per i prezzi di frumento e mais (+89,4% e +96,2%), olio di girasole (+182%) e per il fertilizzante urea e nitrato di ammonio (+396%). L'acciaio non riesce a riassorbire l'aumento registrato dopo lo scoppio del conflitto (+208,3%), il prezzo del nickel continua a caratterizzarsi per elevata volatilità (+154,3%) alluminio e rame restano a livelli particolarmente elevati (+106% e +71,2%). I prezzi delle materie prime, a oltre un mese dall'inizio del conflitto, si mantengono su livelli più alti di quelli di inizio febbraio 2022 e soprattutto ben superiori rispetto al periodo pre pandemia. Il prezzo del gas naturale europeo registra un +818,2% rispetto a gennaio 2020 e il prezzo del greggio prosegue su un trend di crescita (+79%).
Comments