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Ucraina: Carrere, Putin ha fatto un enorme errore di calcolo

Ospite a Le parole su Rai3, scontro tra valori Kgb e democrazia




ROMA, 26 MAR - "Possiamo temere" che Putin innalzi il livello dello scontro, portandolo sul piano nucleare, "ma c'è un'altra cosa su cui riflettere: un mese fa avremmo detto che una situazione del genere era inverosimile, che un Paese così grande come la Russia ne invadesse un altro di colpo nel cuore dell'Europa era inimmaginabile. Viene da chiedersi qual è la prossima tappa dell'inimmaginabile, non ne abbiamo idea". E' l'analisi dello scrittore francese Emmanuel Carrere, ospite questa sera di Massimo Gramellini nel programma 'Le parole' su Rai3. Quella di Putin "è una visione imperialista, la sua idea è aumentare lo spazio della Russia, probabilmente riportarla all'impero sovietico, e ha già iniziato a farlo", ha detto l'autore di 'Limonov', scelto dai giurati de 'La lettura' del Corriere della Sera come scrittore del decennio, in collegamento dalla sua casa di Parigi. "Lo ha già fatto con la Georgia ed è andata molto bene, abbiamo protestato un po'... Ora è un po' più complicato. Penso che gli intellettuali europei abbiano sempre visto in Putin razionalità, capacità di vedere l'equilibrio tra benefici e perdite, invece ora ha commesso un enorme errore di calcolo, pensava che la guerra si sarebbe risolta in poco tempo, che gli ucraini avrebbero accolto con entusiasmo i russi, non ha pensato alla resistenza eroica degli ucraini e alla straordinaria solidarietà europea". Quanto all'analisi di Dugin, ideologo di Putin, convinto che l'Occidente sia 'l'anticristo' e Mosca una sorta di 'terza Roma', "non penso che siamo di fronte ai valori del cristianesimo contro l'Occidente, ma ai valori del Kgb contro i valori democratici", ha spiegato. "Ma non è meno inquietante questa lettura". Quanto possiamo reggere senza entrare nel conflitto, come si è chiesto Manuel Valls? "È una grossa domanda, alla quale non ho risposta. E' molto pericoloso non mettere un punto d'arresto, ma quando si è di fronte a una persona così decisa e pronta ad andare oltre, è difficile prendere un decisione. Non vorrei essere al potere, in questa fase storica ancora meno", la risposta di Carrere. Il 24 febbraio, quando è iniziata l'invasione russa, lo scrittore era a Mosca. Pensa sia possibile un golpe contro Putin? "Non ho idea al riguardo, che ci sia cambio di regime è una cosa che ci auguriamo per la Russia e per il mondo, ma se la popolazione russa lo sosterebbe non ne ho alcuna idea. Penso sia una cosa né certa né probabile al momento. Per caso ero in Russia quel giorno e ho deciso di restare un po' di più, è stato terribile, sconvolgente, assistere a questa guerra anche dalla parte dei russi: ci sono russi violentemente contro questa guerra. Siamo tutti sconvolti dalle sorti degli ucraini, perché i russi lanciano bombe, ma anche la sorte dei russi che non sono assolutamente solidali con questa guerra non è invidiabile: il Paese dovrà ripartire da 30 anni fa, perché è finito isolato dal resto del mondo dal calcolo incredibilmente sbagliato del suo leader". Il nuovo film di Carrere, Tra due mondi, il 30 marzo aprirà a Roma la XII edizione del festival dedicato al cinema francese "Rendez-vous", poi sarà in sala dal 7 aprile: interpretato da Juliette Binoche, "mostra il lavoro precario, nello specifico delle persone che fanno le pulizie, non solo lavori mal pagati e di fatica ma che non vediamo, non riconosciamo, con orari impossibili", ha detto lo scrittore e regista.

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