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Ucraina: Guerini, sì a diplomazia ma occorre risposta ferma

Innalzamento della prontezza operativa dei militari italiani



ROMA, 23 FEB - "La Nato e l'Unione europea hanno lavorato e continuano a lavorare incessantemente per una soluzione politica. I fatti sono andati nella direzione opposta. Continuiamo, però, a ritenere che la via diplomatica sia la strada maestra. Questo non significa che non occorra una risposta ferma". Lo sostiene il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini in una intervista a La Stampa parlando della crisi in Ucraina. Rispondendo alla domanda se i soldati italiani siano in pre-allerta precisa: "La coesione che abbiamo dimostrato fino ad ora è necessario che si confermi sia a livello di Unione europea con il sistema delle sanzioni, che a livello Nato attraverso il mantenimento degli strumenti di deterrenza - spiega -. Strumenti a cui anche l'Italia contribuisce con le attività sul terreno dei nostri militari in Lettonia, con l'air policing in Romania, con la sorveglianza marittima nel Mediterraneo orientale e con le ulteriori misure di innalzamento della prontezza operativa che in queste settimane sono state implementate". Sul fatto che l'esercito russo continua con le esercitazioni in Bielorussia, dove dopo il referendum, potranno essere ospitate armi nucleari, il ministro ricorda che "alle dichiarazioni russe non sono seguiti i fatti e le esercitazioni in Bielorussia, che dovevano terminare la scorsa domenica, sono proseguite - evidenzia -. Nei confronti di tutto ciò, la Nato mantiene attivi i suoi meccanismi di deterrenza e difesa collettiva. L'Alleanza Atlantica è e rimane un'organizzazione difensiva, non intende utilizzare la chiave del confronto militare". E aggiunge "ricordo che la Nato, nelle sue interlocuzioni con Mosca delle scorse settimane, aveva manifestato la propria disponibilità a riaprire un confronto trasparente anche sul tema della non proliferazione degli armamenti. Di certo, minacce o azioni contro la sovranità territoriale di altri Stati non sono il viatico migliore per affrontare un dialogo veramente costruttivo".

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