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Ucraina: in Australia indagini su crimini di guerra russi

Da presentare a Corte penale internazionale, interviste a 2500



SYDNEY, 18 APR - Esperti legali australiani prendono parte alla ricerca globale di evidenze di crimini di guerra russi commessi in Ucraina, da presentare alla Corte penale internazionale, intervistando più di 2.500 profughi giunti in Australia da luoghi dove la devastazione è stata estesa, per raccogliere da testimoni evidenze di atrocità. Lo riferisce oggi il quotidiano The Australian. Conducono le interviste l'autorevole giurista di Melbourne William Lye e nove altri esperti, su incarico della Federazione australiana delle organizzazioni ucraine che chiama l'iniziativa 'Progetto Girasole', fiore nazionale dell'Ucraina. I risultati saranno presentati al procuratore capo della Corte penale dell'Aia Karim Kahn, perché formino parte della sua investigazione formale. Quesa esaminerà l'attività russa nella regione sin dal 2013, prima dell'annessione russa della Crimea nel 2014. Lo statuto di Roma, base legale della Corte penale internazionale, stabilisce quattro categorie di crimini: genocidio, crimini di guerra, crimini contro l'umanità e crimini di aggressione. Russia e Ucraina non ne sono firmatari, ma Kiev ha affidato alla giurisdizione della Corte le indagini su potenziali crimini entro tali categorie. "Il mio ufficio ha già stabilito una base ragionevole per credere che vengano commessi crimini entro la giurisdizione della Corte e ha identificato casi potenziali che sarebbero ammissibili", dichiara in un comunicato il procuratore Kahn.

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