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Ucraina:in Serbia centinaia di nuove società aperte da russi

Per aggirare le difficoltà operative legate alle sanzioni



BELGRADO, 07 APR - Dall'inizio della guerra in Ucraina il 24 febbraio scorso, in Serbia sono state registrate 318 nuove società i cui titolari sono cittadini russi. Nel darne oggi notizia, il direttore dell'Agenzia per il registro economico Milan Lucic, ha aggiunto che nello stesso periodo hanno avviato la propria attività in Serbia anche sei nuove ditte intestate a cittadini ucraini. In larga parte, ha precisato Lucic, si tratta di società di consulenza, molte nel campo dell'informatica e della programmazione. Una decisione in molti casi temporanea, dettata dalle attuali difficoltà a operare legate al conflitto armato russo-ucraino. I media a Belgrado riferiscono di una crescente presenza nella capitale e in altre località di cittadini russi, in generale ricchi e benestanti, che si trasferiscono temporaneamente in Serbia, considerato un Paese amico per lingua, religione e tradizioni, al fine di poter svolgere la propria attività lavorativa, in molti casi con compagnie occidentali, senza i problemi finanziari e logistici insorti nella Federazione russa con l'imposizione delle vaste sanzioni internazionali. In tanti sono alla ricerca di appartamenti da affittare o anche da acquistare, e avendo notevole disponibilità di denaro contribuiscono a far lievitare i prezzi degli immobili. La Serbia, pur militarmente neutrale, è strettamente legata alla Russia da storici legami di amicizia e alleanza, e Belgrado - che ha in corso il negoziato di adesione alla Ue - si rifiuta di aderire alle sanzioni contro Mosca per non danneggiare i propri interessi nazionali. La Serbia è l'unico paese europeo ad avere mantenuto collegamenti aerei diretti con la Russia.

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