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Ucraina: Kennedy, Putin sbaglia.L'economia russa non resisterà

'Non credo che uscirà vincitore dalla sfida che ha lanciato'




ROMA, 27 FEB - Descrive Putin come un leader cambiato, ossessionato dalla questione ucraina che si sente tradito dall'Occidente e reputa che stia sbagliando. Lo sostiene lo storico Paul Kennedy in una intervista a 'Il Corriere della Sera' facendo il punto sulla guerra in Ucraina. "Putin sta commettendo lo stesso errore dell'Unione sovietica di 40 anni fa - sottolinea -: uno sforzo bellico sproporzionato rispetto alla realtà economica del suo Paese. Oggi può mettere a ferro e fuoco l'Ucraina, ma alla fine non credo che uscirà vincitore dalla sfida che ha lanciato". Secondo Kennedy "Putin ci sembra forte perché ha speso il 70 per cento del bilancio del suo Paese per costruire nuovi missili, navi e aerei. Ma l'economia russa ha basi molto fragili - evidenzia-. Oggi questo non appare con evidenza perché Mosca vive sui suoi sterminati giacimenti di petrolio e gas, oltre che sulle riserve di grano" e aggiunge: "È difficile varare sanzioni di efficacia immediata. Per ora l'attacco all'Ucraina continua, ma in esso Putin sta probabilmente gettando l'80 per cento delle sue forze militari effettive. Non so per quanto sia sostenibile e le sanzioni, col tempo, cominceranno a mordere. Invadendo un Paese sovrano, lui, in realtà, sta dando nuovo vigore alla Nato e alla Ue: le fa ringiovanire". E parlando della paura che la Cina approfittando della guerra in Ucraina possa attaccare Taiwan: "Non credo -sostiene -. Xi Jinping non ha fretta come Putin: il tempo gioca a suo favore, lui è più attento alla reputazione della Cina, non vuole rompere con l'Occidente".

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