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Ucraina: Landini, grande disparità, bloccare la guerra




NAPOLI, 17 MAR - "La nostra posizione come Cgil è stata chiara fin da subito e cioè, fermo restando la condanna estrema a Putin e alle responsabilità che la Russia ha di quello che sta succedendo, abbiamo sempre pensato che oggi il problema è fermare le armi e bloccare, cessare le attività. Non è inviando armi che blocchi la guerra. Dall'altra parte, questo non ha mai messo in discussione per quello che riguarda il diritto legittimo di resistere di fronte all'aggressione. Ma siccome la disparità è talmente grande, per noi bisogna bloccare la guerra". Ne è convinto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini secondo il quale, "il vero problema che abbiamo di fronte è che, dopo settant'anni, e tanti di noi per fortuna non avevano mai dovuto fare i conti con questo, noi siamo di fronte al rischio concreto che la guerra torni ad essere lo strumento normale di regolazione dei rapporti tra gli Stati e tra le persone". "Quindi - ha concluso Landini parlando a margine della presentazione dei candidati Cgil per il rinnovo delle Rsu in Campania - credo che questo sia il momento di pensare a come si abolisce la guerra nelle relazioni e nei rapporti tra le persone. Può apparire un'utopia, ma io credo che quello che abbiamo di fronte debba farci davvero riflettere e mettere in campo tutte le azioni che siano in grado di andare in questa direzione".

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