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Ucraina: Letta, 'una Confederazione europea con Kiev'

'Giusto aprire porte a Paesi dell'Est che aspirano a democrazia'



ROMA, 20 APR - Sì ad un allargamento graduale dell'Unione europea all'Ucraina e agli altri Paesi orientali. Per farlo, il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, in un intervento sul Corriere, lancia l'idea di una Confederazione europea. "È giusto aprire le porte all'Ucraina e ad altri Paesi dell'Est che hanno la stessa aspirazione di libertà e democrazia. È sbagliato sminuire la complessità di questo processo". Secondo il leader dem, "l'ingresso è tutt'altro che semplice". "Dopo l'89 - ricostruisce - si procedette senza visione. All'inizio grandi promesse; poi anni di docce fredde; infine, l'accelerazione". Come risultato, si ottenne il "risentimento" nei nuovi arrivati e la "diffidenza" dei vecchi membri. "Non commettiamo gli stessi sbagli", esorta il segretario del Pd. L'Europa bisogna "riformarla, rendendola più solida", prosegue il dem. "È un dovere storico". Letta propone di creare "subito una Confederazione europea, composta dai 27 Stati membri, dall'Ucraina e da Georgia e Moldavia, e poi da Nord Macedonia, Serbia, Montenegro, Albania, Bosnia e Kosovo". In questo modo "l'Ucraina e gli altri Paesi in attesa potrebbero partecipare alla vita pubblica europea" e in parallelo proseguirebbe "il percorso ordinato di adesione alla Ue", spiega. La Confederazione europea sarebbe "il luogo del dialogo politico tra i 36 membri", in cui "si concorderebbero scelte comuni", a partire "dalla difesa della pace, dalla sicurezza, dalla promozione di un modello di sviluppo giusto e sostenibile". La guerra in Ucraina "conferma quanto sia stato importante comunque riuscire nell'allargamento", sottolinea il segretario, per il quale però "si sarebbe dovuto evitare di concentrare tutto solo sull'adesione più rapida possibile alla Ue"

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