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Ucraina: Malacarne, 'per i rigassificatori servono 3 anni'

"Gli stoccaggi comuni sono importanti, ma mancano"



MILANO, 13 MAG - "L'Europa è interconnessa e può far fronte all'emergenza in caso di meno gas russo in arrivo: ma servono altri tre anni per costruire i rigassificatori", dice Carlo Malacarne, ex ad e presidente di Snam, in un'intervista a La Repubblica, parlando della crisi energetica in seguito al conflitto ucraino. "C'è stata sicuramente una riduzione delle quantità in arrivo dalla Russia. Ma l'Europa si è dotata per tempo di interconnessioni grazie alle quali possiamo gestire le emergenze. In pratica, ci sono gasdotti realizzati non per l'importazione di gas, ma per mettere in rete tutte le infrastrutture, così da spostare il gas dove serve o dove manca. Un politica iniziata nel biennio 2014-2015, quando abbiamo capito l'importanza crescente del Gnl, il gas naturale liquefatto trasportato via nave". Gli stoccaggi comuni sono importanti, ma la Ue non ha avviato il progetto. "Penso solo per miopia, così come la Ue non ha intuito l'importanza del nuovo gasdotto tra Francia e Spagna. Diciamo che i due progetti hanno avuto una accoglienza morbida - continua Malacarne -. Gli stoccaggi comuni sono importanti perché potrebbero costituire una dote da 40 miliardi di metri cubi da utilizzare non tanto per raffreddare i prezzi nei mesi di picco quanto per avere una riserva strategica di fronte a crisi geopolitiche".

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