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Ucraina: Markushin, 'hanno tentato di uccidermi tre volte'

Il sindaco di Irpin, 'vogliono costringerci a firmare la resa'



ROMA, 26 MAR - "Io non lascerò mai la mia Irpin". Lo dice a chiare lettere in una intervista a La Repubblica il sindaco Oleksander Markushin, diventato combattente per difendere la propria città. Hanno tentato più volte di ucciderlo, racconta, seguendolo con i droni e poi bombardando, l'ultima proprio nel giorno dell'intervista. "Con oggi, sono tre", dice. Il drone "era in aria mentre stavo salendo in macchina, ho sentito il ronzio e dopo pochi secondi sono piovute bombe. Avevano già sparato contro la mia auto in precedenza, poi mi hanno bombardato la casa. Quel giorno avevo rifiutato una proposta di collaborazione fattami arrivare dai russi". Il sindaco di Irpin spiega la strategia di Mosca: "In questo momento i russi hanno l'ordine di rapire i sindaci per costringerli a firmare la resa o degli accordi svantaggiosi - sottolinea -. Quando ci riescono rendono subito pubblica la storia, la diffondono ovunque, perché un sindaco in Ucraina è come la nave ammiraglia, la sua comunità lo segue e lo ascolta sempre". E aggiunge: "Mostrare al popolo che un sindaco si è piegato e sta dalla parte del nemico è il modo migliore per fiaccare lo spirito di quel territorio e conquistarlo". Sulla conquista della sua città precisa: "L'80% è tornata sotto il nostro controllo, ma negli ultimi tre giorni i russi hanno reagito istericamente con bombardamenti devastanti su palazzi residenziali, usando artiglieria, missili, granate. Li stiamo respingendo fuori, verso Bucha". E conferma l'utilizzo di armi al fosforo da parte dell'esercito russo: "Ne abbiamo visto le tracce a Hostomel, dove c'è l'aeroporto, e a Irpin".

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