Ucraina: Pd, Piemonte in imbarazzo per assessore Marrone
- direzione167
- 5 giu 2022
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Per suoi rapporti con DonetsK. Segretario Furia, Cirio spieghi

TORINO, 14 MAR - Il Pd del Piemonte, con il segretario regionale Paolo Furia e i consiglieri del gruppo in Regione, torna sul caso dell'assessore Maurizio Marrone, assessore Fdi nella Giunta regionale di Alberto Cirio, citato quale "rappresentante in Italia della Repubblica del Donetsk" in tre post presenti sul sito ufficiale del ministero degli Esteri dell'autoproclamata Repubblica, non riconosciuta dall'Italia né dalla Ue. In una conferenza stampa tenuta oggi, gli esponenti del Pd annunciano che domani in Consiglio regionale torneranno a chiedere conto al governatore del Piemonte e al suo assessore con delega alla Cooperazione internazionale della posizione di Marrone che, sottolineano, "mette in imbarazzo la Regione Piemonte". "Vogliamo risposte - ha affermato Furia - sull'impegno profuso da Marrone nei confronti della causa dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, e in particolare sulla natura di tale impegno. Se oltre alla espressione militante delle proprie convinzioni vi fossero come pare legami organici fra le istituzioni di quella realtà e la figura dell'assessore, sarebbe un fatto scorretto e imbarazzante". "Non c'è nulla di personale contro nessuno - ha aggiunto Domenico Rossi, intervenuto con i colleghi Diego Sarno e Monica Canalis - ma ci sta a cuore la credibilità del Piemonte e siamo preoccupati. Già nel 2020 avevo presentato una interrogazione su questo tema a cui nessuno ha mai risposto. Marrone ha usato la delega alla Cooperazione internazionale ricevuta dal presidente Cirio per portare avanti e corroborare suoi rapporti politici, in particolare con la Repubblica non riconosciuta di Donetsk, fatto che mette in difficoltà l'intero Piemonte. Ancora l'ottobre scorso, sulle pagine ufficiali del ministero degli Esteri della Repubblica non riconosciuta abbiamo trovato citato l'assessore Marrone, indicato come co-presidente della rappresentanza italiana del Donetsk in Italia, un fatto che riteniamo grave".
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