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Ucraina: premier Nuova Zelanda, non rimarremo in disparte



ROMA, 25 APR - Il primo ministro neozelandese Jacinda Ardern ha usato il suo discorso annuale in occasione dell'Anzac Day, la giornata che il 25 aprile viene dedicata alla memoria tutti i soldati delle forze armate australiane e neozelandesi caduti in tutte le guerre, per condannare l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e chiedere la pace. Lo riportano i media internazionali. Parlando a un servizio di commemorazione per le truppe neozelandesi morte nei conflitti all'estero, Ardern ha affermato che la Nuova Zelanda e altri paesi sono "inestricabilmente legati" alla guerra di Kiev. "Fresca in tutte le nostre menti è l'invasione dell'Ucraina, un cupo promemoria della fragile natura della pace e dell'impatto devastante della guerra sulla vita delle persone", ha detto la premier. "L'invasione dell'Ucraina è un atto di guerra insensato, che sta togliendo la vita a persone innocenti. È una minaccia per le leggi internazionali su cui fa affidamento una nazione come la nostra, ma è anche una minaccia per il nostro senso di umanità. E questo lo rende una minaccia per tutti noi", ha aggiunto. Arden ha detto infine che la Nuova Zelanda non si "siederà in disparte: oggi, in questo giorno, - ha sottolineato la premier - ci viene ancora una volta ricordato che la pace non può essere data per scontata. Che deve essere preservato dagli atti dei leader e protetto attraverso le azioni dei cittadini".

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