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Ucraina: Radicali, Mattarella revochi medaglie membri regime Putin

"Ventidue onorificenze che grondano sangue"



ROMA, 25 FEB - "Il presidente Mattarella revochi le 22 onorificenze concesse a esponenti del regime di Putin. Quelle medaglie grondano sangue". Così in una nota Massimiliano Iervolino, Igor Boni, segretario e presidente di Radicali Italiani e Giulio Manfredi dell'associazione radicale Adelaide Aglietta. "Non abbiamo atteso che Putin mettesse a ferro e fuoco tutta l'Ucraina per informare i cittadini italiani di un fatto tanto incontestabile quanto vergognoso: dal settembre 2019, ovvero da quando Luigi Di Maio è ministro degli Esteri, sono stati ben 22 gli esponenti del regime di Putin a cui il presidente Mattarella ha conferito onorificenze della Repubblica Italiana, su proposta dello stesso Di Maio. Mai così tanti russi premiati in passato in un così breve lasso di tempo; e questo è avvenuto - sottolineano - mentre in Russia si chiudevano i pochi spiragli di libertà ancora aperti e Mosca era sotto sanzioni (seppur irrisorie) per l'intervento in Crimea e nel Donbass nel 2014. In due riprese abbiamo chiesto formalmente alla Farnesina e al Quirinale di revocare almeno le onorificenze più ingombranti, come quelle date al premier della Federazione Russa Mikhail Mishustin e al banchiere Andrey Kostin, già sanzionato in passato da Stati Uniti e Canada e nuovamente sanzionato ieri dall'Unione Europea. Nessuna risposta, nemmeno di cortesia. Oggi, con l'Ucraina invasa, chiediamo nuovamente al Presidente Mattarella di revocare tutte le onorificenze. Quelle medaglie grondano sangue. Ricordiamo anche - concludono - che dieci anni fa l'allora presidente Giorgio Napolitano revocò l'onorificenza incautamente assegnata due anni prima al dittatore siriano Bashar Al Assad. Il precedente c'è; Mattarella segua l'esempio di Napolitano"

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