Ucraina:Redentoristi,gente impaurita viene in chiese e monasteri
- direzione167
- 5 giu 2022
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CITTÀ DEL VATICANO, 09 MAR - "Come Redentoristi e consacrati, cerchiamo di sostenere le persone. Incoraggiamo la popolazione con colloqui, confessioni e preghiere, in questi giorni difficili. La nostra gente viene nelle chiese e nei nostri monasteri. Hanno paura e chiedono aiuto. Quando possiamo, aiutiamo i rifugiati trasportandoli in luoghi sicuri. Cerchiamo di dare loro un rifugio temporaneo nei nostri monasteri. Gran parte dei rifugiati è in viaggio verso l'estero. Una parte dei nostri confratelli è presente nei luoghi di combattimento, rappresentano un grande sostegno per le persone che sono lì, per pregare insieme". Così padre Andriy Rak, superiore provinciale dei Redentoristi della Provincia di Lviv, presenta da Leopoli, in un breve videomessaggio riportato da Fides, la situazione in Ucraina. Ricorda che "il 24 febbraio l'Ucraina si è svegliata in guerra" e "stiamo vivendo il grande flagello della guerra". Ad oggi risulta che più di un milione di profughi hanno lasciato il Paese, accolti dalla Polonia e da altri paesi d'Europa. "La guerra non è un modo per risolvere i problemi. E' triste e fa male quando i governi e le forze armate dei paesi diventano strumenti del male" sottolinea il Redentorista, che termina con un ringraziamento: "Oggi da diverse parti del mondo ascoltiamo parole e preghiere di sostegno e incoraggiamento. Questo è molto importante per noi proprio in questo momento. Sono sinceramente grato alla società internazionale per tanto aiuto e supporto che ci viene dato in questo momento non facile. Grazie a voi tutti". I Redentoristi di tutto il mondo stanno infatti rispondendo con generosità alle richieste di aiuto che arrivano da migliaia di persone, soprattutto donne e bambini, in fuga dall'Ucraina. Padre Janusz Sok, superiore Provinciale della Polonia, sottolinea che da quando sono arrivati i primi profughi, "tanti polacchi si sono precipitati al confine con il cuore aperto per fare qualsiasi cosa". "Le nostre comunità hanno dichiarato la loro disponibilità ad accogliere i rifugiati, una delle nostre case è riservata ai bambini di un orfanotrofio ucraino - spiega -. Gli sforzi di raccolta fondi sono in corso in tutta la Polonia. Vengono organizzati aiuti umanitari, psicologici, legali e di altro tipo. Nelle nostre chiese sono stati allestiti dei salvadanai e sono state visualizzate informazioni su come aiutare l'Ucraina sofferente". "Abbiamo anche avviato la cooperazione con i Redentoristi in Europa, che organizzano tutti gli aiuti. Collaboriamo anche con altre istituzioni e organizzazioni. Attività simili sono intraprese dai confratelli nella Repubblica Ceca e in Slovacchia", conclude.
















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