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Ucraina: shock costi energia, 'si fermano le cartiere'

Poli (Assocarta), abbiamo resistito,ora servono misure immediate



ROMA, 08 MAR - Nell'attuale shock energetico, nel quale le imprese italiane energivore si trovano ad operare, - evidenzia Assocarta, l'associazione di settore di Confindustria - sempre più cartiere italiane si stanno fermando perché i costi del gas per produrre una tonnellate di carta sono nettamente superiori al costo di vendita. "Se lo scorso dicembre le cartiere italiane pagavano il gas naturale, col quale producono energia elettrica per il funzionamento degli impianti, cinque volte in più, in questi giorni il costo è mediamente decuplicato, con punte di quindici volte di più" spiega Poli. "In questi giorni - aggiunge - stiamo raccogliendo i dati sul settore a livello nazionale sulle fermate o sulle riduzioni già decise e effettuate per scattare una istantanea di un settore dislocato su tutta la penisola con circa 150 stabilimenti che hanno prodotto nel 2021 oltre 9,6 milioni di tonnellate (+12.5% su 2020) generando un fatturato di 8,18 miliardi di euro in aumento del 28,6% sul 2020. Incremento che riflette il tentativo di recuperare almeno parte degli ingenti rincari delle materie prime fibrose e di gas, energia e trasporti. Le cartiere italiane si stanno misurando con un peso della solo bolletta del gas sul fatturato aumentato del 400% solo nel 2021/2020, ma dall'inizio del 2022 il dato è molto peggiorato" Ad oggi, le fermate e le riduzioni di produzione dipendono anche dalla tipologia di carta prodotta e dal mercato di riferimento. Su quanto deciso in Europa "apprezziamo le azioni riguardanti le necessità di stoccaggi in comune di gas e la diversificazione delle fonti che avranno impatti strutturali nel medio periodo, contenute nella bozza di documento Joint European Action" aggiunge il presidente di Assocarta, che sottolinea: "Vanno però immediatamente prese delle misure compensative per i rialzi dei costi energetici a favore delle imprese energivore, pure previste dal Joint European Action. Ad esempio, misure immediate in grado di anticipare i benefici degli stoccaggi in comune e della diversificazione degli approvvigionamenti alle imprese, oltre alla sospensione del mercato della CO2". Nel Joint European Action si fa riferimento anche al biometano: su qesto fronbte, per Assocarta, vanno immediatamente sbloccati gli incentivi per la produzione di biometano da avviare nella cogenerazione negli impianti industriali come previsto dalla direttiva Red II. "Anche questo significa diversificare l'approvvigionamento".

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