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Ucraina: Vucic, crescono pressioni su Serbia per sanzioni

'Continuerò a difendere gli interessi nazionali'



BELGRADO, 12 MAG - Dalla Ue continuano insistenti le pressioni sulla Serbia affinchè si allinei alla politica comune nei confronti della Russia coinvolta nel conflitto armato in Ucraina. Lo ha detto il presidente serbo Aleksandar Vucic, parlando in tarda serata al termine della cena di lavoro organizzata dalla Ue a Bruxelles con gli altri leader dei Balcani occidentali. Vucic ha ammesso che la situazione del suo Paese, impegnato nel negoziato di adesione alla Ue, è sempre più complessa e difficile, ma che la sua ferma posizione è quella di continuare a battersi per la difesa degli interessi nazionali. "Il mio compito è fare ogni cosa possibile per il mio Paese, per la Serbia che amo più di ogni altra cosa al mondo. Rispetto tutti quelli che sono qui, li ringrazio, ma non me ne vogliate, a me interessa il mio Paese, il mio popolo, i cittadini del mio Paese", ha detto Vucic citato dai media a Belgrado. La Serbia, principale alleato della Russia nei Balcani, ha condannato la violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina, ma si rifiuta di aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca invocando i propri interessi nazionali. In primo luogo le forniture energetiche a prezzi di favore, e l'appoggio sulla questione del Kosovo da parte della Russia, membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu.

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