Unicredit, è Orcel il nuovo Ceo
- direzione167
- 5 giu 2022
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Tra le sfide del neo dirigente il rilancio commerciale e il digitale
di Fabio Perego

MILANO. Dopo i rumors c'è l'ufficialità. Andrea Orcel raccoglie l'unanimità del consiglio di amministrazione di Unicredit. È lui il nuovo amministratore delegato dopo il passo indietro di fine novembre di Jean Pierre Mustier. La nomina all'assemblea del prossimo 15 aprile chiamata anche al rinnovo dell'intero board e sulla cui lista il cda è a lavoro. Si tratta di "un solido leader di respiro internazionale, molto rispettato e impegnato a raggiungere risultati insieme alla sua squadra", sottolinea il presidente designato Pier Carlo Padoan indicandone la "vasta esperienza" e "la straordinaria capacità di visione strategica, che sarà essenziale per guidare UniCredit nel futuro". "Dopo un'intensa ricerca fondata su un accurato processo di valutazione", aggiunge il presidente, Cesare Bisoni è stato scelto "un banchiere di assoluta caratura internazionale con un ragguardevole track record nel coniugare talento e tecnologia per trasformare le organizzazioni finanziarie in più aree geografiche". Soddisfazione tra gli azionisti. La Fondazione Cariverona ha registrato "l'impegno apprezzabile degli organi di governo di UniCredit in un passaggio molto importante per il futuro del gruppo, anche a tutela degli azionisti", afferma il presidente, Alessandro Mazzucco, augurando "buon lavoro" ad Orcel. Sugli stessi toni la Fondazione Crt con il segretario generale, Massimo Lapucci che evidenzia come l'ente guardi "con grande attenzione al piano di crescita" dell'istituto e "ad eventuali operazioni di carattere straordinario, che dovranno essere finalizzate alla valorizzazione della banca nell'interesse del Paese e di tutti gli azionisti". E c'è grande interesse anche da partte del mercato alle mosse e al cambio di passo che il banker potrà imprimere. Prima di tutto perché c'è la convinzione che "apporterà una lunga esperienza di investment banking ed M&A che potrebbe tornare utile - scrive Mediobanca Securities - per definire la nuova strategia del gruppo data l'ondata di consolidamento in corso nel mercato italiano, dopo quella 'no M&A’" di Mustier". In tal senso Kepler Cheuvreux ricorda le discussioni in corso con il Tesoro "su un potenziale accordo con Mps" (il cui consiglio domani approva il capital plan) e sottolinea come Orcel sia "stato un forte dealmaker ed è nella posizione migliore per negoziare il miglior accordo per gli azionisti". Un'intesa che - rileva Citi - è ancora "probabile" partendo sempre dal presupposto che sia "strutturata in modo neutrale" per UniCredit. Siena però non è l'unica opzione, il gruppo di Piazza Gae Aulenti che è nella posizione avere sul tavolo altre opportunità, nazionali e internazionali. Prima però Orcel dovrà lavorare sul fronte dei ricavi, ridare slancio all'attività commerciale che che rimane il core business del gruppo. Così come è probabile che il nuovo approccio porti ad un'implementazione della digitalizzazione. Il modello è la spagnola Bbva di cui, riassume Socgen, l'ex Ubs è stato artefice.
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