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Usa-Filippine, al via le maxi manovre militari congiunte

Mobilitati 9.000 soldati fino all'8 aprile tra tensioni con Cina



PECHINO, 28 MAR - Stati Uniti e Filippine hanno dato il via alle più grandi esercitazioni militari mai fatte insieme nell'arcipelago con il coinvolgimento di quasi 9.000 soldati, segnalando l'intensificarsi dei legami di difesa in presenza di nuove tensioni nelle acque contese del mar Cinese meridionale. Le manovre danno slancio a un'alleanza di lunga data dopo alcuni anni difficili per l'avvicinamento delle Filippine alla Cina, finita ora nel mirino per la maggiore presenza assertiva nelle acque contese. Il piano prevede che gli addestramenti delle forze congiunte vadano avanti fino all'8 aprile, secondo una nota diffusa dell'ambasciata Usa a Manila, avendo come obiettivo le esercitazioni sulla sicurezza marittima, l'antiterrorismo e i soccorsi in caso di calamità nella più grande iterazione mai realizzata nel programma Balikatan, le manovre militari più importanti tra i due Paesi partite nel 1991. Il capo militare filippino, il generale Andres Centino, ha detto alla cerimonia di apertura a Manila che il più grande round di esercitazioni riflette "il rafforzamento dell'alleanza" tra i due Paesi. Mentre il maggiore generale Usa Jay Bargeron ha affermato che "amicizia e fiducia" tra le rispettive forze armate consentirebbero di "avere successo insieme nell'intero spettro delle operazioni militari". Da quando ha preso il potere nel 2016, il presidente filippino Rodrigo Duterte, il cui mandato scade a giugno, ha tentano il riavvicinamento alla Cina, ma ha dovuto affrontare le proteste dell'opinione pubblica e le preoccupazioni dei militari diffidenti sulle rivendicazioni territoriali. Pechino ha ignorato una sentenza del 2016 della Corte arbitrale permanente dell'Aia secondo cui le sue affermazioni sulla rivendicazione storica di gran parte del mar Cinese meridionale erano prive di fondamento.

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