Vaccini: Locatelli, in 4 milioni senza terza dose
- direzione167
- 5 giu 2022
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Solo 10% degli immunodepressi ha la quarta. Focalizzare priorità

ROMA, 20 APR - "Parlare ora di quarta dose per tutti e di vaccini adattati alle varianti credo distolga dalla priorità, che è adesso conferire protezione a persone che rischiano di essere esposte a malattia grave". Tra queste, vi sono "4 milioni di italiani che hanno indicazione per fare la terza dose o booster, fondamentale per completare il ciclo vaccinale. Poi ci sono le persone con problemi del sistema immunitario, e tra di loro poco più del 10% ha ricevuto la quarta dose, e ci sono gli ultraottantenni, gli ospiti delle Rsa e le persone under 80 ma con malattie concomitanti, tra i quali solo 29.000 hanno ricevuto la 4/a dose". A fare il punto sulle priorità della campagna vaccinale è stato, a SkyTg24, Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css). Per le categorie per cui è prevista quindi, la quarta dose è equivalente a un primo booster, "non c'è nessun obbligo ovviamente, ma tutta la comunità scientifica e le istituzioni la raccomandano fortemente, non per niente abbiamo sempre firmato note congiunte per dare un messaggio chiaro". In questo momento, invece, ha ribadito, "per la popolazione giovane", inclusi gli operatori sanitari, "non c'è la dimostrazione di un vantaggio sostanziale con la quarta dose" o secondo booster. Ma in futuro non si può escludere "in base al principio che chi si occupa della salute degli altri deve fare di tutto per evitare di essere soggetto contagiante". Rispetto all'estensione al resto della popolazione in autunno, ha concluso Locatelli, "rimaniamo focalizzati sulla priorità e non facciamo passare un messaggio di reiterata necessità di vaccinare, che non ha utilità e rischia solo di ingenerare stanchezza vaccinale".
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