WILDE
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min

di Simona Balduzzi
titolo originale: Wilde Paese: Regno Unito anno: 1997 genere: biografico, drammatico durata : 118 min regia: Brian Gilbert sceneggiatura: Julian Mitchell produzione: Marc Samuelson , peter Samuelson fotografia: Martin Fuhrer musiche: Arthur Sullivan, Debbie Wiseman cast: Stephen Fry , Jude Law, Vanessa Redgrave , Jennifer Ehie , Michael Sheen, Tom Wilkinson, Zoe Wanamaker, Ioan Gruffudd, Judy Parlitt ,Orlando Bloom, Adam Garcia
Aggiudicatosi l’Efebo d’oro nel 1998 , ‘Wil- de’(1997) è il film diretto da Brian Gilbert che ritrae le vicende biografiche del celebre autore irlandese e segna il debutto sul grande schermo di Orlando Bloom . L’im- peccabile scenografia trasla alla perfezione i modi di Wilde, soprattutto per l’eccellente interpretazione di Stephen Fry, al quale nulla è imputabile se non una costituzione fisica leggermente più abbondante di quella dello scrittore. Il doppiaggio tradisce una certa fedeltà rispetto al tono di voce del reale protagonista : pare che Oscar Wilde sprigionasse carisma e fascino sebbene un tono fonetico assai meno virile di quello qui proposto. Risulta particolarmente efficace ,la scelta di intramezzare l’intera vicenda narrativa sotto forma di metafora , di Simona Balduzzi titolo originale: Wilde Paese: Regno Unito anno: 1997 genere: biografico, drammatico durata : 118 min regia: Brian Gilbert sceneggiatura: Julian Mitchell produzione: Marc Samuelson , peter Samuelson fotografia: Martin Fuhrer musiche: Arthur Sullivan, Debbie Wiseman cast: Stephen Fry , Jude Law, Vanessa Redgrave , Jennifer Ehie , Michael Sheen, Tom Wilkinson, Zoe Wanamaker, Ioan Gruffudd, Judy Parlitt ,Orlando Bloom, Adam Garcia
Aggiudicatosi l’Efebo d’oro nel 1998 , ‘Wil- de’(1997) è il film diretto da Brian Gilbert che ritrae le vicende biografiche del celebre autore irlandese e segna il debutto sul grande schermo di Orlando Bloom . L’im- peccabile scenografia trasla alla perfezione i modi di Wilde, soprattutto per l’eccellente interpretazione di Stephen Fry, al quale nulla è imputabile se non una costituzione fisica leggermente più abbondante di quella dello scrittore. Il doppiaggio tradisce una certa fedeltà rispetto al tono di voce del reale protagonista : pare che Oscar Wilde sprigionasse carisma e fascino sebbene un tono fonetico assai meno virile di quello qui proposto. Risulta particolarmente efficace ,la scelta di intramezzare l’intera vicenda narrativa sotto forma di metafora con la fiaba del 1888 ‘The selfish Giant’- Il gigante egoista- dello stesso Wilde . Sebbene la sensazione che dà sia quella di una biografia scorrevole ma poco graffiante(considerando il personaggio di Oscar Wilde),il film riesce a mostrare con limpidezza e pathos la tardiva scoperta dell’omosessualità dello scrittore e quanto l’elaborazione di questa , si scon- trò con i conflitti interiori nati dal sincero amore verso la moglie ed i figli. trama 1883 .Oscar Wilde(Stephen Fry) torna Stati Uniti ; qui decide di sposare Constance Lloyd (Jennifer Ehie), con la quale avrà due figli. Il giovane canadese Robbie Ross (Michael Sheen)- ospite a casa Wilde- seduce Oscar , mentre la sua carriera artistica prosegue al pari di un crescente scandalo. Alla prima de “Il ventaglio di Lady Windermere”, Oscar fa la conoscenza di lord Alfred Douglas -detto Bosie- (Jude Law) ,studen- te ad Oxford :l’attrazione irresistibile tra i due , li porterà ad intrecciare una lunga e burrascosa relazione ;con lui Oscar comincia a frequentare case con ragazzi a pagamento, trascurando la famiglia . A tutto ciò si oppone il marchese di Queensberry (Tom Wikinson)- padre di Bosie -che farà di tutto per fermare questo scandaloso connubio: le minacce tra padre e figlio infatti, sfoceranno in una denuncia al marchese per diffamazione. Colpito nell’orgoglio , l’uomo sfrutterà abilmente l’illegalità delle tendenze omosessuali di Wilde , per trascinarlo in tribunale, dove verrà condannato a due anni di lavori forzati. La permanenza nel carcere di Reading segnerà Oscar pro- fondamente, costringendolo alla povertà ; da qui , egli scriverà a Bosie il “De profundis”- lettera che spiega la misera condizione e l’impossibilità di rivederlo. Nel frattempo Constance vivrà i a Londra dopo una serie di conferenze tenutesi negli ultimi giorni in Italia . Una volta uscito di prigione, Wilde partirà per il Bel Paese , dove capirà che la passione per Bosie non si è mai spenta.
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