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Allegri: alzati Juve

Champions/ Il tecnico bianconero chiede tempo . Ma vuole il riscatto gia' stasera con lo Zenit



TORINO. Allegri chiede e tempo e ostenta fiducia. I suoi giocatori - assicura - sono consapevoli della crisi che stanno vivendo, questo è già un buon passo in avanti per provare ad uscire il prima possibile dal vortice negativo. È il clima in casa bianconera alla vigilia della partita che potrebbe dare alla Juventus la certezza degli ottavi di Champions, il primo obiettivo della stagione. "Non c'è stato bisogno di alzare la voce, ho una squadra intelligente e i ragazzi hanno capito da soli che siamo in un momento no" le parole del tecnico prima della sfida europea contro lo Zenit San Pietroburgo. "Nessuno ha detto nulla quando ci è stato comunicato che saremmo andati in ritiro (fino a sabato, ndr), il nostro unico pensiero è fare bene domani e rialzarci subito" gli ha fatto eco Danilo. Ieri è cominciata la 'punizione’: i bianconeri vivranno insieme giorno e notte al J Hotel fino a sabato, quando affronteranno la Fiorentina in campionato prima della sosta per le nazionali. "Dobbiamo soltanto stare zitti e lavorare - prosegue Allegri - e possiamo centrare il primo obiettivo stagionale: se strappiamo il pass qualificazione, potremo preparare con una tranquillità diversa le ultime due sfide del girone e avremmo una concentrazione maggiore per il campionato". È la vigilia dello Zenit, ma è inevitabile fare qualche passo indietro e cercare di capire i motivi della crisi bianconera: "È inutile parlare dei problemi, bisogna trovare le soluzioni - spiega il tecnico - perché non è possibile subire 11 degli ultimi 15 gol da formazioni che stanno tra il decimo e il ventesimo posto della classifica: in cinque giorni abbiamo buttato a mare i risultati e il lavoro di un mese e mezzo, c'è bisogno di reagire e di vincere più duelli individuali". Il percorso, però, non sarà breve: "Mi sento l'allenatore della Juve e ho accettato questa sfida con l'obiettivo di restare il più a lungo possibile e di tornare a vincere - la riflessione dell'allenatore - anche se non è così semplice: bisogna costruire un mattoncino alla volta, con la squadra e con la società stiamo lavorando per questo perché non si vince in un giorno". E già oggi bisogna compiere il primo passo: "Pensiamo allo Zenit, poi metteremo la concentrazione sulla Fiorentina - le tappe della Juve che nel giro di cinque giorni gioca due sfide fondamentali all'Allianz Stadium - e dipende soltanto da noi: bisogna fare una grande gara in entrambe le fasi perché i russi segnano molto e sono una buona squadra". Gli unici assenti saranno De Sciglio, Ramsey e Kean, mentre Chiesa è a disposizione: "Magari può anche partire titolare, sta bene al pari di De Ligt" spiega Allegri. La coppia d'attacco sarà formata da Dybala e Morata, a centrocampo è previsto il ritorno di Locatelli e in difesa solita sfida tra Chiellini e De Ligt per affiancare Bonucci. Sulla destra, inoltre, ci sarà Danilo: "Dobbiamo affrontare questa partita nel migliore dei modi - dice il brasiliano - ma posso assicurare che la squadra è unita: sappiamo che dobbiamo dare di più per la Juve, in questi giorni sacrificheremo qualche momento con le nostre famiglie ma è giusto vivere tutti insieme".

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