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Allegri cerca la paura

Serie A /Juve :l'allenatore vuole una reazione dopo la batosta interna. Riecco Morata-Dybala



TORINO. Testa bassa e pedalare, in estrema sintesi è questo il pensiero di Massimiliano Allegri prima della partenza per Verona. “In questo momento non ha senso parlare o dare spiegazioni, c’è da stare in silenzio e fare risultati migliori” ha detto alla vigilia di una delle trasferte più delicate della stagione, dopo il ko con il Sassuolo. Adesso, infatti, non si può più sbagliare per davvero: “Domani sarà importante e difficile allo stesso tempo, martedì possiamo chiudere il discorso qualificazione in Champions e raggiungere il primo obiettivo della stagione - le prossime tappe dei bianconeri - ed è importante stare zitti perché il silenzio è la cosa che paga più di tutte”. Durante la rifinitura alla Continassa, però, il tecnico ha perso due giocatori: Federico Chiesa e Aaron Ramsey, infatti, non partiranno per Verona. Entrambi hanno accusato qualche problema muscolare, così rimarranno a Torino al pari degli altri indisponibili Mattia De Sciglio e Moise Kean. “Per Bernardeschi valuteremo il dolore alla spalla” il commento di Allegri sull’esterno, che ha dato risposte confortanti e rientra dopo il forfait contro il Sassuolo. E, tornando proprio alla sfida contro i neroverdi, l’allenatore trova comunque qualche aspetto positivo: “Il bel segnale è rappresentato dalla voglia di provare a vincere - il bicchiere mezzo pieno secondo il tecnico - così come era successo a Milano: nell’ultimo turno ci è andata male, dobbiamo capire i momenti della partita e renderci conto che se la palla ce l’hanno gli avversari a pochi minuti dalla fine dei tempi, è impossibile segnare. Sono questi i dettagli che ti fanno vincere o perdere”. Così, già al Bentegodi Allegri si aspetta una Juve “con più paura: non nel senso negativo del termine, ma per fare in modo di alzare l’attenzione e non abbassarla, perché proprio non possiamo permettercelo”. Anche perché, di fronte, i bianconeri troveranno una formazione in salute: “Con Tudor hanno ritrovato un’impronta simile a quella di Juric - le similitudini tra i tecnici croate trovate da Allegri - e sono aggressivi, giocano uomo a uomo a tutto campo e vivono un buon momento: ci vorrà una bella prestazione”. Senza Chiesa, il tecnico sta studiando un centrocampo con Cuadrado e Rabiot sulle corsie laterali, mentre Morata è in vantaggio su Kaio Jorge per affiancare Dybala. Come esterni bassi dovrebbero agire Danilo e Alex Sandro, in difesa possibile il ritorno di Chiellini insieme a Bonucci. Infine, per quel che riguarda la porta, Szczesny si riprenderà il posto che aveva lasciato a Perin nel turno infrasettimanale contro il Sassuolo.

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