Azzurri: Euro Mancini
- direzione167
- 5 giu 2022
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Italia/ Il Ct rinnova sino al 2026 alla vigilia degli Europei: “Lavoriamo per vincere”

ROMA. Mancini e l’Italia vanno avanti insieme. A meno di un mese dall’inizio dell’Europeo il presidente della Figc Gabriele Gravina ha annunciato il prolungamento del contratto del Ct fino al 2026, mantenendo la promessa di una firma prima del torneo al via l’11 giugno. “Il successo piace a tutti, ma a me interessa il percorso che porta alla vittoria. Per questo abbiamo scelto un orizzonte così lungo” ha spiegato il numero uno del calcio italiano. “Lavoriamo per vincere, i frutti potrebbero arrivar presto, non c’era motivo per non restare”, la semplice motivazione del ct. Una firma che arriva 3 anni dopo la prima (era il 14 maggio 2018 quando diventava ct) e 30 anni dopo il l’impresa di Mancini da giocatore conquistando lo Scudetto con la Sampdoria. “Spero possa essere di buon auspicio. All’epoca sembrava quasi impossibile e anche qui dopo la Russia sembrava lo stesso, ma ora le cose stanno andando bene”, ha specificato il tecnico della Nazionale, in realtà già concentrato sull’avventura Europei, la prima ufficiciale. La lista di 26 da portare in ritiro comincia a delinearsi con le convocazioni di 33 azzurri che lunedì si ritroveranno in un resort in Costa Smeralda per un preritiro e poi affronteranno il 28 in amichevole San Marino a Cagliari. La novità del gruppo è il giovane attaccante del Sassuolo, Raspadori. Nel gruppo anche Verratti, in dubbio per l’Europeo, e Pellegrini alle prese con quale problema muscolare. Da questo gruppo la selezione finale. Quanto al rinnovo, Gravina ha tra l’altro sottolineato che per l’Italia Mancini ha fatto quel che si chiama una scelta di cuore. “Roberto ha messo da parte la gratificazione economica che avrebbe potuto trovare in un club e per questo lo ringrazio” ha continuato il presidente Figc, ma il lavoro portato avanti in questi tre anni ha vinto su tutto. È il Ct con la miglior media punti nella storia azzurra, dopo ave stabilito il record di 11 vittorie consecutive che ha superato il precedente di Vittorio Pozzo (9) degli anni ’30, ha convocato 76 calciatori (di cui 32 esordienti), schierandone 65 e mandando in gol 28 marcatori diversi. Insomma, per usare le parole di Mancini, “non ci sarebbe stato motivo tra le parti di lasciarsi”. Il ct è riuscito a mettere da parte anche quella nostalgia verso il lavoro quotidiano sul campo e in questo il calendario Uefa e Fifa ha dato una mano. In un anno ci saranno l’Europeo, la fase finale della Nations League e il Mondiale e l’obiettivo come spiegato dallo stesso Mancini è riuscire a vincere. La prima occasione si presenta già a partire dal prossimo giugno con Euro 2020 e se tra i convocati finali è sempre più insistente l’idea di portare uno come Raspadori, dall’altra il Ct deve fare i conti anche con qualche infortunio di fine anno. “Abbiamo due o tre situazioni abbastanza delicate in termini di infortuni. Quello di Marco Verratti sembra il più grave. Siamo fiduciosi, anche per quanto riguarda Acerbi e Pellegrini che ha avuto un leggero problema. Speriamo di poter recuperare tutti” ha concluso Mancini che in serata ha diramato la lista dei preconvocati degli Europei per il raduno degli Azzurri dal 24 al 28 in Sardegna.
















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