Bennett vola da Biden
- direzione167
- 5 giu 2022
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PRIMO FACCIA A FACCIA/PRESENTERÀ “UN PIANO PER BLOCCARE L’IRAN”

di Massimo Lomonaco
TELAVIV. Obiettivo Iran. Questa la missione del nuovo premier israeliano Naftali Bennett che il 26 agosto incontrerà alla Casa Bianca il presidente Joe Biden al quale presenterà “con un nuovo spirito di cooperazione” un piano per bloccare Teheran. Due leader nuovi - entrambi arrivati da poco al potere dopo aver scalzato figure ingombranti come Donald Trump e Benyamin Netanyahu - per un dossier ‘antico’, reso ancora più spinoso da uno scenario internazionale oggi complicato dalla mina Afghanistan. Bennett - che dopo Biden vedrà in Israele la cancelliera Angela Merkel e al Cairo il presidente egiziano al Sisi - ha reso noto la settimana scorsa che presenterà al capo della Casa Bianca un “Piano” formulato nei mesi scorsi “per frenare” Teheran sia nel nucleare sia “nell’aggressività regionale”. “Dirò a Biden - ha spiegato allora Bennett - che è tempo di fermare gli iraniani, di non dargli un’ancora di salvezza di rientrare in un accordo nucleare scaduto”. Accordo che - a suo giudizio “non è più rilevante, anche per gli standard di quelli che una volta pensavano lo fosse”. Una fonte diplomatica israeliana, dopo aver criticato “la difficile eredità” lasciata da Netanyahu, ha spiegato a chiare lettere per Israele l’intesa del 2015 sul nucleare “non ha alcun valore” perché fa “anche meno di allora, visto che il tasso di arricchimento” dell’Iran è orami “così alto”. Insomma, un accordo da archiviare, da dimenticare, per essere sostituito da una politica di stop all’Iran e “al modo prepotente e aggressivo” con cui si sta comportando in tutta la regione. “Ci sono due nuove leadership negli Usa e in Israele - ha sottolineato Bennett prima di salire sull’aereo, la cui partenza è stata ritardata di circa 45 minuti per una protesta sindacale del personale dello scalo -. Porto con me da Gerusalemme un nuovo spirito che si basa su anni di legame speciale tra i 2 Paesi. Sono certo che questo nuovo spirito di cooperazione ha contribuito e contribuirà alla sicurezza di Israele”. Se l’Iran avrà il palcoscenico principale, è improbabile che Bennett e Biden - nel loro primo faccia a faccia - non parlino degli Accordi di Abramo siglati poco più di un anno fa e che hanno aperto alle relazioni di una parte del mondo arabo sunnita con Israele. Bennett tuttavia non li ha citati, mentre ha indicato come altri punti sul tavolo la pandemia da Covid, la campagna vaccinale con la terza dose, la crisi climatica e l’economia. Nessun accenno invece alla questione palestinese, per quale - secondo la stessa fonte diplomatica - non ci saranno annunci. A meno che la nuova crescente tensione sul confine con Gaza - alla vigilia di un’altra manifestazione di Hamas e Jihad alla frontiera dopo quella violenta di sabato - non arrivi fino a Washington, complicando ancor di più i piani.
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