top of page

Chiellini contro Balo

JUVENTUS/Durissimo attacco del difensore a Supermario: “E’ da prendere a schiaffi”


ree

TORINO. Deve ancora uscire, eppure l'autobiografia di Giorgio Chiellini scatena già le polemiche. Le rivelazioni del difensore non sono andate giù a Mario Balotelli e Felipe Melo, ex compagni di Nazionale e Juventus. "Mario è una persona negativa. E' una persona che non ha rispetto per il gruppo, nella Confederations Cup del 2013 non aiutò per nulla, roba da prenderlo a schiaffi, tutti dicevano che era tra i primi 5 al mondo, per me non era neanche tra i primi 10 o 20", l'intervento a gamba tesa su SuperMario. "Il peggio del peggio, con lui si rischiava la rissa ed è sempre stato una mela marcia", l'affondo sul brasiliano. Entrambi non hanno perso tempo a rispondere: "Potevi comportarti da uomo ma non l'hai fatto, chissà cosa dirai un giorno dei tuoi compagni di oggi, strano capitano", il messaggio Instagram dell'attaccante del Brescia. "Io almeno ho sincerità e coraggio di dire le cose in faccia.Tu dal 2013 avresti avuto tante occasioni per farlo comportandoti da vero uomo ma non l'hai fatto. Se questo vuol dire essere un campione preferisco non esserlo e io ho alla maglia azzurra non ho mai mancato di rispetto". "Rosica ancora per le sconfitte contro il Galatasaray in Champions e contro il Brasile nel 2009, è facile parlare attraverso un libro", la replica del centrocampista. Nel giorno in cui Paulo Dybala, guarito dal coronavirus, si è allenato alla Continsa, non mancano nel racconto di Chiellini anche le parole al miele. Specialmente per la BBC, il terzetto Barzagli-Bonucci-Chiellini, detto tutto d'un fiato perché presi singolarmente non sarebbe stato lo stesso: "Insieme riuscivamo ad essere più forti della somma dei nostri valori - ha raccontato a Sky Sport - perché tra di noi, oltre a un fattore tecnico, si è creato un fattore empatico. E da dietro ci aiutava quel mostro sacro di Buffon". Il coronavirus ha fatto riscoprire al bianconero diversi valori: "Sono quelli che prima dell'emergenza si erano dimenticati, nonostante tutte le difficoltà sono stato felice di trascorrere così tanto tempo insieme alla mia famiglia: chissà quando mi ricapiterà". Chiellini ha avuto un ruolo fondamentale nel taglio degli stipendi della Juve. "Mi sono stati dati fin troppi meriti - l'umiltà del bianconero - perché ho fatto semplicemente ciò che deve fare un capitano: ho parlato con la squadra, ma il gruppo è composto da persone intelligenti e ha preso la scelta migliore. Volevamo dettare una linea, non che ci fosse imposta". Il difensore svela anche un retroscena sul suo libro: "Doveva essere pronto per Natale, poi tra l'infortunio e tutto ciò che è successo abbiamo rimandato". Il calcio, comunque, è tutta la sua vita: "Sono juventino come pochi, l'altro giorno ho avuto un brivido nel rientrare alla Continassa: vorremmo riprendere domani, ma tutto va fatto in sicurezza. In futuro mi vedo dirigente, per un paio d'anni ho ancora tanto da dare: per l'Europeo sarò in forma, ho preferito subire questo grave infortunio a 35 anni e non a 25".

Commenti


bottom of page