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Conte: arbitri del nostro destino

CHAMPIONS/IL TECNICO NERAZZURRO CAUTO IN VISTA DELL’INCONTRO DI OGGI A SAN SIRO


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MILANO. Step by step verso l'Europa: Antonio Conte e l'Inter si sentono più maturi per la Champions dopo l'esperienza della finale di Europa League seppure dall'epilogo amaro. Oggi si torna in campo per la Champions League, a San Siro, contro il Borussia Moenchengladbach per smaltire la 'sbornia tristè post derby. Le sensazioni sono positive per i nerazzurri, una squadra che vuole crescere e sciorinare un gioco brillante prendendo anche dei rischi. Troppo spesso trafitta in contropiede, c'è ancora da aggiustare. Resta l'idea forte di Conte, essere arbitri del proprio destino, fare la propria corsa, imboccare una strada decisa. Poi è sempre una sola squadra a vincere ma l'Inter deve costruire la propria personalità indipendente e possibilmente anche vincente in Europa come in campionato. "Sicuramente la nostra esperienza internazionale - dice Conte - è cresciuta grazie anche a quanto fatto l'anno scorso con la finale di Europa League. Poi è arrivato Vidal che sicuramente in Europa ha esperienza da vendere. Da questo punto di vista ripartiamo molto più attrezzati". Non bisogna drammatizzare i risultati: "Il campionato è equilibrato. Diverse squadre lotteranno per i primi quattro posti perché sono competitive e possono fare cose importanti. Noi faremo di tutto per stare nel gruppo di testa". E qualche passo falso ci può stare. "Anche il Real è stato sconfitto dal Cadice e il Barcellona ha perso contro il Getafe. Ci sono risultati inaspettati. Molte squadre tornano a giocare dopo impegni internazionali e tanti giocatori sono affaticati. Per quel che ci riguarda dobbiamo essere arbitri del nostro destino". Il cammino in Champions non è mai semplice e Conte - per l'Inter - rifiuta l'etichetta di favorita: "Non so se da Madrid ci considerano i favoriti. Hanno vinto l'ultima Liga e vantano giocatori da oltre 100 milioniinrosae hanno vinto tantissime Champions. Sentire dire che sono sfavoriti mi fa sorridere. Penso che nelle valutazioni si debba essere molto seri per evitare di dire fesserie". Bastoni è tornato ad allenarsi con il gruppo solo ieri dopo essere risultato negativo al tampone e oggi svolgerà il secondo allenamento insieme ai compagni. Insieme al difensore, in panchina potrebbe sedersi anche Radja Nainggolan, anche lui negativo al tampone e che oggi dovrebbe allenarsi con il resto della squadra. Tra gli altri giocatori contagiati, Radu e Gagliardini sono ancora positivi, mentre Young e Skriniar si sottoporranno al test nei prossimi giorni. Chi potrebbe rivedersi invece dal 1' è Alexis Sanchez, rientrato dalla nazionale con qualche problema muscolare. "Ha dato garanzie e certezze, ha voglia di dimostrare e domani posso scegliere anche di mandarlo in campo il primo minuto", aggiunge Conte che fornisce qualche indicazione tattica, difendendo l'impostazione tradizionale: "Penso che questo sistema possa esaltare i calciatori. Abbiamo giocato così anche la fase finale di Europa League con Barella un po’ spostato a destra, Brozovic e Gagliardini in costruzione. È un sistema che stiamo utilizzando da molto tempo". "Anche l'anno scorso - aggiunge - abbiamo giocato nella stessa maniera. Stiamo lavorando tanto, creiamo tanto. Dobbiamo essere bravi a prendere le cose positive e migliorare quelle negative. Spesso alcune squadre vengono accusate di fare le 'italianè. Noi cerchiamo di fare un tipo di calcio efficace che ci ha portato alla finale di Europa League. A volte lo interpretiamo in maniera perfetta, a volte dobbiamo migliorare. Ci sono giocatori che devono integrarsi in un meccanismo comunque già abbastanza rodato".

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