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Derby da rischiatutto

Serie A/L’Inter rischia che i cugini tornino in scia-scudetto. Incerti Lautaro e Sanchez



MILANO. L’Inter è pronta per il derby scudetto contro il Milan. Rientrati anche Lautaro Martinez e Alexis Sanchez dagli impegni con le nazionali, il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha a disposizione ancora l’allenamento di oggi e la rifinutura pre-partita per sciogliere gli ultimi dubbi verso la stracittadina di sabato a San Siro. I nerazzurri si presentano allo scontro diretto contro i cugini rossoneri con tutta la rosa a disposizione, fatta eccezione per l’ultimo arrivato e lungo degente Robin Gosens, che rientrerà a fine mese. Vanno valutate al meglio le condizioni di Lautaro e Sanchez, ma Inzaghi avrà di fatto tutti i suoi big pronti e anche riposati, dopo le due settimane di pausa per le nazionali. Il rientro del cileno in gruppo, tuttavia, dovrebbe avvenire soltanto oggi, motivo per cui accanto ad Edin Dzeko al Meazza dovrebbe esserci Lautaro, che già ieri si è potuto allenare insieme al resto dei compagni ad Appiano Gentile. Intanto, a caricare l’ambiente ci ha pensato Alessandro Bastoni, intervistato da Dazn durante il programma “aBCd - Punti di Vista” in vista della sfida di sabato. “Il Derby non è una partita come le altre, anche se si tende sempre a normalizzarla. Ha un valore superiore che si stacca dalla classifica o dall’umore del momento”, le parole del difensore scuola Atalanta. “Da bambino - ricorda - la vedevo con mio papà che è interista, quindi non ci sono mai state grosse discussioni in casa. Era sempre un bel momento. Il simbolo del derby è Javier Zanetti. La prima immagine che mi viene in mente è la sua cavalcata in un derby al 90' e il boato di San Siro. Ho la fortuna di viverlo come vicepresidente. Sono timido, non gliel’ho mai detto, nonostante la sua umiltà”. “Il mio primo derby è quello vinto 3-0 - aggiunge Bastoni - Purtroppo non c’era pubblico. Speriamo di ripeterci sabato con qualche persona in più allo stadio. Non ho riti scaramantici, né per il derby, né per altre partite. L’unica cosa che faccio è baciare i parastinchi. È bello affrontare Ibra. Fa uno strano effetto, ma quando sei in campo devi fare il meglio per annullarli”. E in conclusione un pensiero anche sui tifosi. “I tifosi spostano tantissimo in un derby. 5.000 tifosi a San Siro sembrano zero. Io in curva? Solo una volta con mio fratello per un Inter-Roma. Non mi ha riconosciuto nessuno perché avevo poche presenze in Serie A”, ha concluso Bastoni.

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