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Donnarumma oltre i fischi

Nations League/ Dopo la serata a San Siro il portiere azzurro dribbla i contestatori ed esce a "testa alta"



PASSARE OLTRE, evitare di alimentare le polemiche con reazioni a caldo del giorno dopo cercando così di superare quella che probabilmente sarà una delle notti più difficili della sua carriera: è la strategia di Gigio Donnarumma, bersagliato dai fischi dei tifosi di San Siro mentre difendeva la porta dell'Italia contro la Spagna. "Non è andata come volevamo ma ce l'abbiamo messa tutta. Lo spirito e l'impegno - il messaggio social del portiere il giorno dopo la sconfitta nella semifinale - sono quelli che sempre ci accompagnano quando indossiamo i colori del nostro Paese. A testa alta verso i prossimi obiettivi". Nessuna menzione all'accoglienza ostile, nessuna risposta agli spettatori che per novanta minuti hanno accompagnato ogni suo tocco di palla con buu e fischi. Ciò che accaduto con il Milan, l'addio a parametro zero, un tradimento per gli occhi dei sostenitori rosso-neri, è un discorso che resterà aperto ancora a lungo. Donnarumma in più occasioni ha cercato parole distensive, spiegando le ragioni della sua scelta. Ma sono state motivazioni che hanno solo aperto ancor di più uno strappo che solo il tempo potrà - forse - ricucire. La reazione del pubblico milanese fa discutere. C'è chi critica i tifosi che, con il loro atteggiamento, hanno messo in difficoltà non solo Donnarumma ma tutta la squadra, tanto da dimenticarsi quasi di supportare gli azzurri per concentrarsi ad esprimere il loro disprezzo sul singolo giocatore. Ma c'è anche chi sostiene che la contestazione, nei limiti della correttezza, è lecita; che è un diritto di chi va allo stadio poter esprimere un giudizio negativo verso un giocatore che ha preferito denaro e ambizione ai colori del club, anche se in quella determinata partita veste la maglia azzurra. Il presidente del Milan Paolo Scaroni a poche ore dalla partita aveva auspicato un'accoglienza serena da parte del pubblico ma era la serata del ritorno a San Siro, la prima partita in cui far sentire le conseguenze del suo addio e i tifosi non hanno avuto pietà. "Sentire i fischi non mi piace mai, né per Donnarumma né per altri giocatori - spiega Scaroni il giorno dopo - i miei commenti li avevo già fatti prima, non posso che ripetere la stessa cosa". Il club rossonero ha voltato pagina, i suoi tifosi non ancora. "Giocava l'Italia che è sopra tutto, non era una partita di club. I fischi potevano tenerseli per un eventuale Milan- Psg", il commento del ct Mancini dopo la partita. Per gran parte del pubbli co è stato impossibile distinguere il Donnarumma che abbandona il Milan, dal Donnarumma che con le sue parate ha permesso il trionfo degli Europei. E il risultato è stato che una semifinale di Nations League si è trasformata in una resa dei conti a discapito, probabilmente, anche del risultato.

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