Ecco il derby dei derby
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
EUROPEI/Nessuno vuol perdere (gli inglesi men che mai), ma a rischiare è più la Scozia

LONDRA. La più antica rivalità calcistica, a livello internazionale, si è inasprita ancor più negli ultimi anni per le rinnovate istanze indipendentiste della Scozia, opposta oggi - a Euro 2020 - all’”Auld Enemy”, l’Inghilterra. Negli ultimi 149 anni le due nazionali a ridosso del Vallo d’Adriano si sono affrontate 114 volte: dopo la prima sfida - nel 1873, a Hamilton Crescent, Glasgow - terminata in parità, si è stabilita la netta supremazia dei Tre Leoni, capaci di vincere 48 volte (25 le sconfitte) in tutte le competizioni. “Una partita speciale”, nelle parole del Ct Gareth Southgate, che però ha preferito gettare acqua sul fuoco sulle recenti tensioni causate dalla Brexit che hanno finito per alimentare la voglia secessionista di Edimburgo. “Contro la Scozia non potrà mai essere una partita normale - le parole del Ct inglese -. È una partita che propone dinamiche differenti, che esulano dall’aspetto strettamente sportivo. Ma noi dovremo essere bravi a concentrarsi solo sulle sfide che la Scozia ci presenterà in campo”. Anche il Ct della Scozia, che deve riscattare il passo falso dell’esordio contro la Repubblica ceca, ha voluto ridimensionare il confronto al perimetro calcistico. “È una partita che conta molto, anche per gli inglesi, che non vogliono mai perdere contro di noi - il commento di Clarke -. Ma io preferisco che i miei giocatori pensino che quella contro l’Inghilterra è una delle due partite che ci restano per conquistare i punti necessari per passare, per la prima volta nella nostra storia, la fase a gironi di un Europeo”. “I ragazzi dovranno credere in se stessi. Sarà la prima condizione per poter giocare ad un buon livello - ha proseguito -. Molti di loro sono compagni di squadra dei ragazzi dell’Inghilterra e sono abituati a incontrarli in campo e incontrarli nelle partite importanti, quindi non posso immaginare che possano andare a questa partita senza credere di poter fare un buon risultato”. Con una vittoria gli inglesi sarebbero sicuri degli ottavi, con un turno di anticipo. Anche per questo, nonostante il recupero di Harry Maguire, Gareth Southgate sembra intenzionato a schierare la stessa formazione del debutto, con un’unica eccezione in attacco, Jack Grealish per il deludente Phil Foden. Il convincente successo all’esordio contro la Croazia ha confermato le previsioni dei bookmakers locali, che indicano gli inglesi tra i favoriti per la vittoria finale. A maggior ragione oggi, nuovamente a Wembley, contro la Scozia, apparsa contro i cechi totalmente inoffensiva in attacco. “Ma io non mi fido, perché ho visto le loro gare di qualificazione e so che sono una buona squadra che sa rendersi pericolosa - ha ammonito Southgate -. È ancora presto per dire chi è favorito, cominciamo a qualificarci”. Un esercizio di sano realismo mentre tutt’attorno - tra tabloid e social - cresce l’entusiasmo attorno ai Tre Leoni.
















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