Esame da Champions

La sfida/ Agnelli in tribuna per i 90 minuti che valgono la stagione. In avanti Morata-Cr7

TORINO. L’obiettivo resta la qualificazione in Champions, Pirlo e la squadra cercano di non pensare agli sviluppi della vicenda Superlega, oggi c’è il confronto diretto con il Milan. Lo stesso allenatore, contro la squadra che è stata parte importante della sua carriera, sa di giocarsi molto, se non tutto. “Il nostro obiettivo - spiega il tecnico bianconero - è guadagnare la Champions sul campo: abbiamo solo questo in testa, non guardiamo ciò che succede fuori dal rettangolo di gioco”. Così Ronaldo e compagni si preparano ad affrontare i rossoneri e sanno di non poter sbagliare nello spareggio per il quarto posto. Sulle tribune dello Stadium, a fare il tifo e a soffrire con il presidente Andrea Agnelli, ci sarà anche suo cugino John Elkann, presidente di Exor e di Stellantis. “Non è il momento di fare bilanci o di parlare di futuro, dobbiamo stare concentrati sulle partite che ci mancano - spiega il tecnico - e vedo i ragazzi sul pezzo, questo mi fa stare tranquillo”. A Udine è arrivata una vittoria in rimonta, l’abbraccio collettivo alla seconda rete di Ronaldo è diventata l’immagine simbolo del successo in Friuli: “È l’unione del gruppo, ha avuto un significato importante per ciò che stavamo ricercando - dice Pirlo - e la reazione che abbiamo avuto dopo un primo tempo in cui sapevamo di essere un difetto può essere la spinta per il finale di stagione”. In questo Juve-Milan ci saranno tante sfide nella sfida, a partire da quella tra il portoghese e Ibrahimovic: “Cristiano è il capocannoniere, lo svedese sta dando un contributo importante: non saranno mai dei problemi, anzi sono dei valori aggiunti anche alla loro età”. E poi c’è il duello tra i pali: “Donnarumma è un giocatore del Milan ed è un problema loro, io posso dire che è tra i cinque migliori al mondo e che bisogna fargli i complimenti per ciò che sta dimostrando - il commento del tecnico su quello che, secondo alcune voci di mercato