Ex Ilva: sindacati, si avvia Cigs ma tanti nodi irrisolti
- direzione167
- 5 giu 2022
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TARANTO, 01 MAR - "Fim, Fiom e Uilm, così come dichiarato in sede aziendale, ritengono fondamentale avviare una seria discussione in merito alle tante questioni ancora irrisolte e che necessariamente devono trovare delle soluzioni definitive sia dal punto di vista ambientale, occupazionale e di prospettiva industriale". Lo sottolineano le segreterie provinciali di Taranto dei sindacati metalmeccanici dopo l'incontro con l'azienda in cui è stato annunciato l'avvio dal 28 marzo (all'indomani della scadenza della Cig Covid) della cassa integrazione straordinaria per 3000 lavoratori di tutti i siti del gruppo di Acciaierie d'Italia, di cui 2500 per il sito di Taranto. Procedura che sarà discussa in sede ministeriale entro il 25esimo giorno dall'avvio dello stesso ammortizzatore sociale. L'azienda ha specificato che la richiesta di Cigs vale fino al 27 marzo 2023 ma che il programma di riorganizzazione avviato dalla società necessita di intervento fino al 2024-2025. Il responsabile delle relazioni industriali "ha illustrato - aggiungono Fim, Fiom e Uilm - in maniera complessiva la situazione aziendale in merito alle attività di rifacimento dell'altoforno 5, agli assetti produttivi per l'anno 2022 e al piano di investimenti previsto per il processo di transazione ecologica". Per lo stabilimento di Taranto, il personale da collocare in Cigs sarà suddiviso tra Area fusione (934) Area laminazione (413) e Area servizi e staff (1.153).
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