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Faticaccia del Napoli

SERIE A/Gli azzurri (in dieci), falliscono un rigore, poi battono un Venezia difensivo


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UNA MONTAGNA da scalare piuttosto che una partita da vincere. Il giorno del ritorno del pubblico al Maradona, il Napoli riesce ad avere la megliosulVeneziaaprezzo di grandi sacrifici, a causa dell’espulsione di Osimhen al 23' del primo tempo che costringe la squadra di Spalletti a giocare in inferiorità numerica e senza un punto di rifermento offensivo per buona parte della gara e dunque a soffrire per riuscire in qualche modo a scardinare la difesa del Venezia, arroccata davanti al suo portiere per tutta la durata della gara nel tentativo di portare a casa un pareggio. Come se non bastasse questo handicap ci si mette anche l’errore dal dischetto di Insigne che, al 12' della ripresa, tira alto un calcio di rigore fischiato per un fallo di mano di Caldara su un traversone di Mario Rui. Il capitano del Napoli si rifà però abbondantemente al 16' quando si presenta di nuovo coraggiosamente sul dischetto (il fallo di mano questa volta è di Ceccaroni su una conclusione di Di Lorenzo) e insacca spiazzando il portiere. La vittoria del Napoli diventa definitiva al 27' quando Elmas sfrutta un passaggio corto di Lozano e insacca con un rasoterra. La partita è pesantemente condizionata dall’espulsione di Osimhen. L’arbitro Aureliano valuta una manata del nigeriano sul volto di Heymans come uno schiaffo volontario ed estrae senza esitazione il cartellino rosso, che gli azzurri contestano. E la contestazione all’arbitro non si limita a questo episodio. Aureliano, infatti, in occasione del primo rigore fischiato a favore del Napoli non estrae il cartellino giallo per sanzionare il fallo di mano di Caldara, già ammonito. Dopo soli quattro minuti, invece, in occasione del tocco di mano di Ceccaroni, che provoca il secondo rigore per i padroni di casa, il giocatore del Venezia viene ammonito. La partita è difficile da valutare. Fino a quando Osimhen rimane in campo la manovra dei padroni di casa è abbastanza fluida nonostante l’atteggiamento rinunciatario ed esclusivamente votato alla difesa da parte del Venezia. L’attaccante nigeriano si costruisce un paio di buone occasioni da gol e sembra in gran forma. Poi la manata all’avversario e l’espulsione ne fermano la rincorsa al gol e rischiano di tenerlo fuori non solo in occasione della prossima partita con il Genoa, ma anche fra due turni al Maradona con la Juventus. Per il Venezia da segnalare solo un palo colpito da Forte sul risultato di 1-0. Per il resto la squadra di Zanetti mostra solo le qualità della difesa, facilitata dalla superiorità numerica. Comunque troppo poco per poter uscire indenne dal Maradona e chiudere con un risultato positivo al debutto in campionato.

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