Fico negli Usa da Nancy Pelosi
- direzione167
- 5 giu 2022
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IL PRESIDENTE DELLA CAMERA BOCCIA IL SEMIPRESIDENZIALISMO DE FACTO DI GIORGETTI

WASHINGTON. Rafforzare ulteriormente i rapporti istituzionali tra Italia e Usa nel quadro del multilateralismo e della rinnovata alleanza con l’Europa perseguiti da Joe Biden e aprire un canale di dialogo con i progressisti d’oltreoceano per costruire un’alleanza in vista delle elezioni del 2023: sono i due binari su cui corre la prima visita del presidente della Camera Roberto Fico in Usa. Una visita durante la quale non perde d’occhio il dibattito sulla successione al Quirinale, bocciando apertamente lo scenario del ministro leghista allo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti di un Mario Draghi presidente in un contesto di “semipresidenzialismo de facto”: “noi siamo una Repubblica parlamentare e io credo dobbiamo restare una Repubblica parlamentare con al centro i parlamenti che, come abbiamo dimostrato oggi, fanno una grande diplomazia internazionale”, ha detto alla stampa italiana dopo aver incontrato la speaker della Camera Nancy Pelosi, i rappresentanti della leadership democratica e repubblicana e deputati di entrambi i partiti. Incontri “densi e ampi” in cui Fico si è confrontato “con parlamentari che hanno sensibilità diverse su politica interna ed estera ma tutti con il minimo comune denominatore della stretta amicizia fra Italia e Stati Uniti”. “Ampio - ha riferito - è stato il ventaglio dei temi trattati: le misure intraprese dai nostri Paesi per uscire dalla pandemia, la lotta alle diseguaglianze che questa ha acuito, le politiche non più rinviabili per il contrasto al cambiamento climatico, l’alleanza delle democrazie negli scenari di instabilità geopolitica e nel rafforzamento delle nostre catene di approvvigionamento”. “Per affrontare queste enormi sfide - ha proseguito - il dialogo e la collaborazione interparlamentari sono strumenti preziosi. Perché la diplomazia parlamentare integra quella tradizionale, contribuendo a trovare soluzioni e compromessi indispensabili in questo momento storico”, ha osservato, prima di rilanciare l’importanza del multilateralismo e la necessita’ di parlare anche con autocrazie come la Cina. La Pelosi si è detta “grandemente onorata” di dare il benvenuto al suo collega, “anche a titolo personale come italo-americana”, e ha espresso “gratitudine” alla leadership del nostro Paese per il G20 e per l’ospitalità al personale militare Usa da parte dell’Italia, “tra i nostri migliori amici della Nato”. Fico ha in programma non solo incontri istituzionali ma anche con esponenti dei progressisti e di think tank liberal, come il German Marshall Fund, il Brookings Institution e il Center for American Progress, protagonista quest’ultimo nella recente iniziativa di Enrico Letta per riunire a Roma i leader del progressismo mondiale a margine del G20. “Non c’è dubbio che in questo momento sia una parte cui si guarda per un dialogo molto più forte e intenso. Noi come Movimento 5 stelle siamo nell’ottica, più che progressista, di quest’area che dobbiamo provare a costruire insieme nel modo migliore anche in vista del 2023", ha spiegato pensando anche al futuro del Movimento e ai suoi rapporti con il Partito democratico.
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