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Figc: stop alle multiproprietà Venerdì 1 ottobre 2021

CALCIO/LA NORMA SCATTA DALLA STAGIONE 2024-2025. SCONTRO GRAVINA-LOTITO



ROMA. Nel giorno in cui la Federcalcio decreta la morte naturale, dalla stagione 2024-2025, delle multiproprietà rimanenti (Bari-Napoli e Mantova-Verona), in consiglio federale scoppia il caso Lotito. Il presidente della Lazio arriva in via Allegri per partecipare alla riunione, tra la sorpresa e l'imbarazzo generale, e il presidente federale, Gabriele Gravina, gli vieta la partecipazione, con minaccia di trasmissione di tutti gli atti del consiglio alla Procura federale qualora non avesse lasciato subito la sala. "Sei inibito, non puoi partecipare", le parole di Gravina. "È kafkiano", la replica di Lotito. Tutto ruota attorno alla squalifica per il caso dei protocolli Covid, con un procedimento di giustizia sportiva non ancora arrivato a termine. Forte della sentenza del Collegio di Garanzia che rimanda il caso alla Corte federale d'appello per la "rimodulazione" della sanzione sul caso tamponi, il patron laziale si è limitato quindi a leggere un documento e chiedere di metterlo a verbale, in cui specifica che "il consigliere Lotito ritiene illegittimo il rifiuto di consentirgli la partecipazione al consiglio federale odierno. In quanto fin dal 7 settembre scorso, non esiste alcuna sanzione che possa impedirgli il suo diritto di esercitare le funzioni di consigliere federale"; per questo "allo stato attuale nei suoi confronti pende un mero deferimento". Poi ha lasciato via Allegri sentenziando: "Siamo a un livello kafkiano. Gravina cosa mi ha detto? Mi ha detto che non potevo partecipare perché sono ancora 'squalificato’". Al termine del consiglio, Gravina ha avuto modo di specificare la posizione sua e della Federcalcio: "Il Collegio di Garanzia non ha annullato nessuna condanna a Lotito e dunque ad oggi è responsabile all'interno dell'ordinamento sportivo, per noi vige la squalifica", ha ribadito il presidente federale, sottolineando che "io mi sono attenuto a una decisione del Collegio di Garanzia, che ormai è sempre meno di garanzia e sempre più di merito, dove non ho trovato nessuna frase che parla di annullamento della pena. Dovesse essere riformata se ne discuterà quando sarà, ora vige sempre la sentenza del tribunale federale". Ovvero quella di primo grado, per la quale Lotito era obbligato a scontare l'ultimo dei 7 mesi di inibizione inizialmente comminati nei suoi confronti. Il consigilio ha poi fissato il suo no definitivo alle multiproprietà: quella Lazio- Salernitana è stata già fermata con la promozione del club campano in A, ma la nuova regola vieta anche solo le partecipazioni in più di un club nei campionati professionistici, ovvero dalla C alla A. Perchè scatti l'obbligo di cessione non servirà dunque essere iscritti allo stesso campionato, basterà salire dai Dilettanti in Lega Pro. Attualmente, è il caso del Napoli-Bari con De Laurentiis e del Verona-Mantova con Setti, per i quali la norma transitoria dà tempo fino al 2024-2025. I prossimi mesi saranno decisivi in merito alla riforma del siste- ma calcio, compresa quella dei campionati: "Siamo a buon punto - conferma il n.1 Figc - Da parte di tutte le Leghe c'è condivisione e sono tutte abbastanza in linea. Ci dovremmo essere. Dopo la Nations League farò un passaggio con tutte le componenti, e se mi confermano questo consenso, ed entro ottobre voglio portare la proposta definitiva. Voglio comunque convocare un'assemblea, importante per un confronto con tutte le componenti ma anche per portare nuove proposte". Questione che invece vede la Federcalcio osservatrice interessata è invece quella della riapertura degli stadi, che il mondo del calcio auspica possa arrivare "in tempi rapidi al 100%", auspica Gravina, "anche per- ché in tutto il resto d'Europa l'apertura è totale - rimarca il capo del calcio italiano - Intanto aspettiamo il 75%, che al momento non c'è, poi il 100%”.

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